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La Mostra    San Lorenzo fuori le mura

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San Lorenzo fuori le mura

San Lorenzo fuori le mura è una delle tre chiese che, aggiunte alle quattro basiliche patriarcali, costituivano le tappe classiche del giro delle sette chiese.

Roma antica, e moderna o sia nuova descrizione di tutti gl'edifizj antichi, e moderni sagri, e profani della città di Roma..., vol. II, Roma 1765

Le sette chiese di Roma con le loro principali reliquie, stazioni e indulgenze

Ristampa del 1660 ca., ad opera di Giovanni Giacomo de’ Rossi, della lastra di Giacomo Lauro e Antonio Tempesta, utilizzata per la prima volta per il Giubileo del 1600 e successivamente ripubblicata, quale guida ai pellegrini nel 1609, 1621, 1630 e 1636. La ristampa di De Rossi vede per la prima volta la raffigurazione della Basilica di San Pietro con il colonnato del Bernini. Nell'angolo in basso a destra della pianta è riprodotto anche il circuito delle nove chiese, che aggiunge alle sette classicamente comprese nel giro, la chiesa di San Paolo alle tre fontane e dell'Annunziatella, che furono in alcune occasioni incluse nel giro dallo stesso Filippo Neri, per la loro vicinanza a San Paolo fuori le mura.

Le sette chiese di Roma con le loro principali reliquie stationi et indul.tie, Roma 1660

Le nove chiese che si visitano per avere le indulgenze

Il circuito delle sette chiese poteva essere allargato a nove aggiungendo al giro, per la loro vicinanza a San Paolo fuori le mura, la chiesa di San Paolo alle tre fontane e quella dell'Annunziatella. San Paolo alle tre fontane sorge dove secondo la tradizione venne decapitato l'apostolo Paolo, e fa parte oggi del'omonimo complesso abbaziale. La chiesa consacrata nel 1220 da papa Onorio III e dedicata a Maria Annunziata, da cui il nome popolare di Annunziatella, era dotata di un ospedale per l'assistenza ai pellegrini.

Les neuf eglises qu'on visite pour avoir les indulgences, in: François Jacques Deseine, Rome moderne, première ville de l'Europe, avec toutes ses magnificences et ses délices..., vol. VI, Leiden 1713

La "Descriptio urbis Romae novissima" di Giovanni Maggi

Nel 1600 venne realizzata per i pellegrini del giubileo una pianta della città, incorniciata come in un polittico da otto vignette, rappresentanti la cerimonia d'apertura della Porta Santa di San Pietro e le sette chiese principali della città. Come testimoniano le numerose ristampe, tra le quali quella del 1672 qui esposta, la pianta, opera dell'incisore romano Giovanni Maggi, ebbe un notevole successo commerciale, poiché il formato ridotto e la presenza di brevi note storico-descrittive ne consentivano l'uso come guida al pellegrinaggio.

Giovanni Maggi, Descriptio urbis Romae novissima a. D. MDCLXXII, Roma 1672
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