Pianta della "vecchia" e "nuova" basilica di San Pietro
Alfarano, canonico e chierico di San Pietro, tra il 1567 ed il 1582 descrisse minuziosamente la basilica in un’opera rimasta manoscritta fino al 1914. Tra i disegni che la illustravano, la pianta dell’antica e della nuova basilica e degli edifici annessi, incisa su rame da Natale Bonifacio e pubblicata a stampa nel 1590, rappresenta una delle fonti principali per la conoscenza dell’antica fisionomia della chiesa che andava scomparendo per i lavori della nuova fabbrica. All’epoca, era già stata demolita la prima abside mentre era ancora in piedi parte della navata, che continuò ad essere utilizzata fino al 1609, mentre di là del “muro farnesiano", costruito durante il pontificato di Paolo III Farnese, procedevano i lavori del cantiere.
Tiberio Alfarano (draw.), Natale Bonifacio (engr.), Almae Urbis divi Petri veteris novique templi descriptio, Roma 1590