×
  • Home
  • Informazioni
  • La Mostra
    • Origine, tempi, forme del rito
    • Il viaggio, la visita, il racconto
    • Accoglienza e assistenza al pellegrino
    • La città si rinnova
    • Spazio urbano e devozione
    • Le basiliche patriarcali
  • Approfondimenti

La Mostra    Bonifacio, Natale

Versione accessibile

Della trasportatione dell'obelisco vaticano di Domenico Fontana

Fin dagli anni Trenta del Cinquecento gli architetti della fabbrica di San Pietro discutevano della possibilità del trasporto in piazza San Pietro del grande obelisco sito lateralmente alla basilica. Se ne occuparono Antonio da Sangallo, Camillo Agrippa e lo stesso Michelangelo. Fu solo dopo la elezione al soglio pontificio di Sisto V che, grazie alla volontà del papa e all’ingegno di Domenico Fontana, si giunse alla rapida realizzazione del progetto, compiuto tra l’aprile e il settembre 1586. Fontana, rifacendosi alle tecniche romano-imperiali, abbatté, spostò e rialzò l’obelisco al centro della piazza, facendo uso di un complesso sistema di leve e argani e di un grande numero di operai specializzati (fabbri, muratori, carpentieri). Lo stesso Fontana fa un resoconto dettagliato di tutta l’operazione nel libro Della trasportatione dell'obelisco Vaticano e delle fabriche di nostro signore papa Sisto V, stampato a Roma nel 1590 e illustrato da Natale Bonifacio.

Domenico Fontana, Della trasportatione dell'obelisco vaticano et delle fabriche di nostro signore papa Sisto V fatte dal cavallier Domenico Fontana architetta di sua santità..., Roma 1590 [ma 1604]

Cerimonie di consacrazione dell'obelisco vaticano dopo la collocazione sulla piazza

Il 26 settembre 1586, le operazioni di trasporto dell'obelisco vaticano sulla Piazza di San Pietro si concludono con la benedizione dell’obelisco e la consacrazione della croce in bronzo dorato fatta collocare sulla sua sommità.

Giovanni Guerra (dis.), Natale Bonifacio (inc.), Ordine che si tenne nel far le ceremonie della consecratione della croce e benedittione della guglia, Roma 1587

Trasporto della cappella medievale del presepe nella nuova cappella fatta erigere da Sisto V a Domenico Fontana

Alla fine del XVI secolo, Sisto V volle erigere nella navata destra della Basilica di Santa Maria Maggiore una grande cappella, poi detta Sistina o del Santissimo Sacramento, che avrebbe dovuto accogliere la sua sepoltura e quelle dei suoi famigliari e di papa Pio V. Si sarebbe trattato di un’opera classica, se non fosse che il pontefice stabilì che, per la sacralità del luogo, la cappella medievale del presepe fosse interamente trasferita, senza demolizioni, dalla sua posizione originaria ad una cripta sotto il nuovo altare del Santissimo Sacramento. La complessa operazione fu eseguita dall’architetto Domenico Fontana, che progettò un’armatura di legno all’interno della quale la cappella fu ingabbiata per essere poi spostata con un complesso sistema di argani e carrucole, ben rappresentato nel volume illustrato da Natale Bonifacio in cui Fontana stesso descrisse tutte le “fabbriche” di Sisto V da lui realizzate.

Domenico Fontana, Narratione del modo tenuto in trasportare la capella [sic] vecchia del presepio tutta intiera, in: Id., Della trasportatione dell'obelisco vaticano et delle fabriche di nostro signore papa Sisto V fatte dal cavallier Domenico Fontana architetta di sua santità..., Roma 1590 [ma 1604]
×Esci da fullscreen

About

  • Informazioni
  • Approfondimenti

Percorso della mostra

  • Origine, tempi, forme del rito
  • Il viaggio, la visita, il racconto
  • Accoglienza e assistenza al pellegrino
  • La città si rinnova
  • Spazio urbano e devozione
  • Le basiliche patriarcali

Altri percorsi

  • Giubilei
  • Protagonisti
  • La Città
  • Materiali