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La Mostra    Fontana, Carlo

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Pianta del Vaticano antico

Nell’Ager Vaticanus, fuori le mura aureliane, fra i Monti Vaticani e la riva destra del Tevere, sorgeva in epoca romana un grande circo fatto costruire da Caligola e abbellito da Nerone con gradinate di marmo e il grande obelisco che oggi si erge al centro di Piazza San Pietro. In quest’area fu sepolto l’apostolo Pietro e fu innalzata, tre secoli dopo, la grande basilica voluta dall'imperatore Costantino in suo onore.

Carlo Fontana (draw.), Alessandro Specchi (engr.), Pianta del Vaticano antico, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Veduta del cerchio neroniano

Nell’Ager Vaticanus, fuori le mura aureliane, fra i Monti Vaticani e la riva destra del Tevere, sorgeva in epoca romana un grande circo fatto costruire da Caligola e abbellito da Nerone con gradinate di marmo e il grande obelisco che oggi si erge al centro di Piazza San Pietro. In quest’area fu sepolto l’apostolo Pietro e fu innalzata, tre secoli dopo, la grande basilica voluta dall'imperatore Costantino in suo onore.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Veduta del cerchio neroniano che mostra il di dentro el di fuori, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Il Campidoglio

La veduta di Giovanni Battista Falda mostra l'aspetto dell'area del colle capitolino, con la scalinata dell'Ara Coeli e la compiuta realizzazione del progetto di Michelangelo per il Campidoglio. A sinistra, alle pendici della basilica dell'Ara Coeli è visibile la chiesa di San Biagio e beata Rita da Cascia costruita nel 1665 da Carlo Fontana. In occasione del giubileo del 1900 la beata fu canonizzata e la chiesa fu intitolata esclusivamente a Santa Rita, per poi essere smontata pezzo per pezzo nel 1928, in occasione delle demolizioni che interessarono la viabilità della zona, e ricostruita all'incrocio col Teatro Marcello.

Giovanni Battista Falda, Altra veduta del' Campidoglio, in: Id., Il nuovo teatro delle fabriche et edificii in prospettiva di Roma moderna..., vol. I, Roma 1665

Pianta della Basilica Costantiniana con il contorno del circo di Nerone

Carlo Fontana (draw.), Alessandro Specchi (engr.), Pianta della Basilica Costantiniana e situatione del novo tempio con il contorno e loco dove fu il circo di Nerone, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

La cristianizzazione del Colosseo nel progetto di Carlo Fontana

I primi tentativi pontifici di riconversione e cristianizzazione del Colosseo risalgono a Sisto V. In occasione del giubileo del 1675, papa Clemente X vi fece apporre due iscrizioni, con le quali esortava i pellegrini ad entrare, non per ammirare la grandiosità dell'opera romana ma per "risvegliare nei fedeli la memoria della santità del luogo e della fortezza de' martiri" e per pregare per loro. Tra il 1675 e il 1679, Carlo Fontana progettò la costruzione di una chiesa, un vero e proprio santuario dei martiri, da erigersi all'interno dell'arena. Il progetto presentato al nuovo pontefice Innocenzo X, non si realizzò e gli studi di Fontana sul Colosseo furono stampati postumi a L'Aia soltanto nel 1725.

Carlo Fontana (dis.), Domenico Franceschino (inc.), Pianta dell'Anfiteatro come di presente si trova, con ledifitio [sic] templare che si propone da ergersi, in: Carlo Fontana, L'anfiteatro Flavio descritto e delineato..., Den Haag 1725

Pianta della "vecchia" e "nuova" basilica di San Pietro

Alfarano, canonico e chierico di San Pietro, tra il 1567 ed il 1582 descrisse minuziosamente la basilica in un’opera rimasta manoscritta fino al 1914. Tra i disegni che la illustravano, la pianta dell’antica e della nuova basilica e degli edifici annessi, incisa su rame da Natale Bonifacio e pubblicata a stampa nel 1590, rappresenta una delle fonti principali per la conoscenza dell’antica fisionomia della chiesa che andava scomparendo per i lavori della nuova fabbrica. All’epoca, era già stata demolita la prima abside mentre era ancora in piedi parte della navata, che continuò ad essere utilizzata fino al 1609, mentre di là del “muro farnesiano", costruito durante il pontificato di Paolo III Farnese, procedevano i lavori del cantiere.

Tiberio Alfarano (draw.), Natale Bonifacio (engr.), Almae Urbis divi Petri veteris novique templi descriptio, Roma 1590

Pianta della chiesa antica di San Pietro

Pianta della chiesa antica di San Pietro, in: Giovanni Severano, Memorie sacre delle sette chiese di Roma e di altri luoghi, che si trovano per le strade di esse, vol. I (Parte prima in cui si tratta dell'antichità di dette chiese, di quello ch'era già ne i siti loro, delle fabriche...), Roma 1630

L'obelisco vaticano proveniente dal circo di Nerone e sito, fino al 1586, sul fianco della basilica di San Pietro

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Fianco della basilica vechia [sic] e parte del tempio novo e fabriche [sic] annesse, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Veduta aerea di San Pietro e dell'area della "spina" di Borgo

L'apertura, nel 1500, di Borgo nuovo aveva causato la formazione della cosiddetta "spina" di Borgo. Un gruppo di edifici, interrotto a metà da piazza Scossacavalli, era rimasto chiuso tra Borgo vecchio e la via Alessandrina, occupando l'area della odierna via della Conciliazione e creando una sorta di spina, che fin dal progetto seicentesco di Carlo Fontana si pensò più volte di demolire.

La Basilica di San Pietro e il Vaticano da un dirigibile, in: L'illustrazione italiana, a. XLIX, n. 11, 12 March 1922

Veduta del porto di Ripa Grande dopo le modifiche realizzate sotto il pontificato di Innocenzo XII

Fin dall'età alto medievale, un piccolo scalo portuale, detto Ripa Romea, aveva utilizzato i resti di antiche banchine di età imperiale, sulla riva destra del Tevere. Alla metà del Trecento la Ripa Romea diventa Ripa Grande, luogo d'approdo delle merci e dei passeggeri che, giunti sulla costa laziale via mare, risalivano il corso del fiume fino al centro della città su barche di medio tonnellaggio. Nel corso del '600, a seguito dello spostamento della cinta muraria all'altezza di Porta Portese, il porto viene arretrato a monte; viene quindi costruita la Dogana, poi inglobata nella fabbrica dell'Ospizio Apostolico di S. Michele a Ripa, e infine, nel 1693-1697 papa Innocenzo XII affida agli architetti Mattia De Rossi e Carlo Fontana la sistemazione dell'intero complesso di Ripa Grande e San Michele a Ripa.

Alessandro Specchi, Aedificium in ripa Tiberis ab Innocentio XII aedificatum pro alendis pueris egenis, in: Filippo Buonanni, Numismata pontificum romanorum quae a tempore Martini V usque ad annum M.DC.XCIC vel authoritate publica, vel privato genio in lucem prodiere..., vol. II (Continens numismata à Clemente VIII usque ad Innocentium XII), Roma 1699

Gli interventi di Alessandro VII per Piazza del Popolo

La veduta di Giovani Battista Falda mostra le "fabbriche" di Alessandro VII per le chiese gemelle di Piazza del Popolo, prima ancora della loro concreta realizzazione. La costruzione di Santa Maria in Montesanto iniziò infatti nel 1662, ma si interruppe alla morte del Pontefice nel 1667 per riprendere nel 1673, sotto la supervisione di Bernini con la collaborazione di Carlo Fontana. I lavori per la chiesa gemella di Santa Maria dei Miracoli, invece, iniziarono solo nel 1675, dieci anni dopo l'anno d'edizione dell'incisione di Falda che rappresenta dunque una proiezione del progetto di Alessandro VII.

Giovanni Battista Falda, Altra veduta della Piazza del Popolo entrandosi nella città, in: Id., Il nuovo teatro delle fabriche et edificii in prospettiva di Roma moderna..., vol. I, Roma 1665

Le varie fasi del trasporto dell'obelisco vaticano nelle incisioni di Carlo Fontana e Alessandro Specchi

Un secolo dopo il trasporto dell'obelisco in Piazza San Pietro, Carlo Fontana viene incaricato da Innocenzo XI di scrivere, con il sostegno economico della Fabbrica di San Pietro, una vasta monografia sulla basilica Vaticana e la sua fabbrica. Tra gli episodi narrati nella sua opera, con disegni dello stesso Fontana incisi da Alessandro Specchi, non poteva mancare il racconto del trasporto dell’obelisco. L'immagine mostra la struttura lignea appositamente costruita da Domenico Fontana per il trasporto dell'obelisco vaticano dal fianco della Basilica costantiniana al centro della Piazza di San Pietro.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Castello composto di legnami che servì per levare d'opera l'obelisco, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Le varie fasi del trasporto dell'obelisco vaticano nelle incisioni di Carlo Fontana e Alessandro Specchi

Un secolo dopo il trasporto dell'obelisco in Piazza San Pietro, Carlo Fontana viene incaricato da Innocenzo XI di scrivere, con il sostegno economico della Fabbrica di San Pietro, una vasta monografia sulla basilica Vaticana e la sua fabbrica. Tra gli episodi narrati nella sua opera, con disegni dello stesso Fontana incisi da Alessandro Specchi, non poteva mancare il racconto del trasporto dell’obelisco. L'immagine mostra la prima fase del trasporto dell'obelisco vaticano dal fianco della Basilica costantiniana al centro della Piazza di San Pietro.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), L'obelisco piegato mentre calava, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Le varie fasi del trasporto dell'obelisco vaticano nelle incisioni di Carlo Fontana e Alessandro Specchi

Un secolo dopo il trasporto dell'obelisco in Piazza San Pietro, Carlo Fontana viene incaricato da Innocenzo XI di scrivere, con il sostegno economico della Fabbrica di San Pietro, una vasta monografia sulla basilica Vaticana e la sua fabbrica. Tra gli episodi narrati nella sua opera, con disegni dello stesso Fontana incisi da Alessandro Specchi, non poteva mancare il racconto del trasporto dell’obelisco. L'immagine mostra la seconda fase del trasporto dell'obelisco vaticano dal fianco della Basilica costantiniana al centro della Piazza di San Pietro.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Scurcio del castello con l'obelisco stratato, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Le varie fasi del trasporto dell'obelisco vaticano nelle incisioni di Carlo Fontana e Alessandro Specchi

Un secolo dopo il trasporto dell'obelisco in Piazza San Pietro, Carlo Fontana viene incaricato da Innocenzo XI di scrivere, con il sostegno economico della Fabbrica di San Pietro, una vasta monografia sulla basilica Vaticana e la sua fabbrica. Tra gli episodi narrati nella sua opera, con disegni dello stesso Fontana incisi da Alessandro Specchi, non poteva mancare il racconto del trasporto dell’obelisco. L'immagine mostra la terza fase del trasporto dell'obelisco vaticano dal fianco della Basilica costantiniana al centro della Piazza di San Pietro.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Strada pensile con l'obelisco sopra, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Le varie fasi del trasporto dell'obelisco vaticano nelle incisioni di Carlo Fontana e Alessandro Specchi

Un secolo dopo il trasporto dell'obelisco in Piazza San Pietro, Carlo Fontana viene incaricato da Innocenzo XI di scrivere, con il sostegno economico della Fabbrica di San Pietro, una vasta monografia sulla basilica Vaticana e la sua fabbrica. Tra gli episodi narrati nella sua opera, con disegni dello stesso Fontana incisi da Alessandro Specchi, non poteva mancare il racconto del trasporto dell’obelisco. L'immagine mostra la quinta fase del trasporto dell'obelisco vaticano dal fianco della Basilica costantiniana al centro della Piazza di San Pietro.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Piazza pensile con il prospetto del castello per l'erettione dell'obelisco, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Le varie fasi del trasporto dell'obelisco vaticano nelle incisioni di Carlo Fontana e Alessandro Specchi

Un secolo dopo il trasporto dell'obelisco in Piazza San Pietro, Carlo Fontana viene incaricato da Innocenzo XI di scrivere, con il sostegno economico della Fabbrica di San Pietro, una vasta monografia sulla basilica Vaticana e la sua fabbrica. Tra gli episodi narrati nella sua opera, con disegni dello stesso Fontana incisi da Alessandro Specchi, non poteva mancare il racconto del trasporto dell’obelisco. L'immagine mostra la fase conclusiva del trasporto dell'obelisco vaticano e l'erezione al centro della Piazza di San Pietro.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Dispositione e veduta generale delle machine che servirono per alzare l’obelisco vaticano, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Veduta della facciata di San Pietro col campanile di Bernini poi abbattuto

Nel 1629 era morto Carlo Maderno, architetto della Fabbrica di San Pietro dal 1603. Bernini, che in quel tempo stava lavorando alla costruzione del baldacchino, gli successe alla direzione della Fabbrica. Maderno, a lavori praticamente ultimati, aveva previsto, per desiderio di Paolo V, l’aggiunta alla facciata di due campanili laterali, la cui realizzazione, tuttavia, aveva mostrato immediatamente importanti problemi di staticità. Per questa ragione, il progetto era stato interrotto nel 1622 alla quota terminale della facciata e fu ripreso solo dopo la nomina di Bernini ad architetto della Fabbrica. Il campanile meridionale della basilica, innalzato da Bernini nel 1639-1641, tra mille difficoltà dovute alla presenza di forti discontinuità e falde freatiche nel terreno di fondazione, rappresentò l'unico spettacolare insuccesso della sua straordinaria attività artistica e fu demolito nel 1646 a causa della comparsa di fratture nella muratura.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Prospetto del tempio vaticano con il campanile nel termine che mostrò la rovina e modo del riparo, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694
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