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La Mostra    Maderno, Carlo

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Veduta della facciata di San Pietro col campanile di Bernini poi abbattuto

Nel 1629 era morto Carlo Maderno, architetto della Fabbrica di San Pietro dal 1603. Bernini, che in quel tempo stava lavorando alla costruzione del baldacchino, gli successe alla direzione della Fabbrica. Maderno, a lavori praticamente ultimati, aveva previsto, per desiderio di Paolo V, l’aggiunta alla facciata di due campanili laterali, la cui realizzazione, tuttavia, aveva mostrato immediatamente importanti problemi di staticità. Per questa ragione, il progetto era stato interrotto nel 1622 alla quota terminale della facciata e fu ripreso solo dopo la nomina di Bernini ad architetto della Fabbrica. Il campanile meridionale della basilica, innalzato da Bernini nel 1639-1641, tra mille difficoltà dovute alla presenza di forti discontinuità e falde freatiche nel terreno di fondazione, rappresentò l'unico spettacolare insuccesso della sua straordinaria attività artistica e fu demolito nel 1646 a causa della comparsa di fratture nella muratura.

Carlo Fontana (dis.), Alessandro Specchi (inc.), Prospetto del tempio vaticano con il campanile nel termine che mostrò la rovina e modo del riparo, in: Carlo Fontana, Il tempio Vaticano e sua origine con gl'edifitii più cospicui antichi e moderni fatti dentro e fuori di esso..., Roma 1694

Veduta della facciata di San Pietro col campanile di Bernini poi abbattuto

Nel 1629, era morto Carlo Maderno, architetto della Fabbrica di San Pietro dal 1603. Bernini, che in quel tempo stava lavorando alla costruzione del baldacchino, gli successe alla direzione della Fabbrica. Maderno, a lavori praticamente ultimati, aveva previsto, per desiderio di Paolo V, l’aggiunta alla facciata di due campanili laterali, la cui realizzazione, tuttavia, aveva mostrato immediatamente importanti problemi di staticità. Per questa ragione, il progetto era stato interrotto nel 1622 alla quota terminale della facciata e fu ripreso solo dopo la nomina di Bernini ad architetto della Fabbrica. Il campanile meridionale della basilica, innalzato da Bernini nel 1639-1641, tra mille difficoltà dovute alla presenza di forti discontinuità e falde freatiche nel terreno di fondazione, rappresentò l'unico spettacolare insuccesso della sua straordinaria attività artistica e fu demolito nel 1646 a causa della comparsa di fratture nella muratura. La veduta tratta dall'opera di Deseine è "incisa in controparte", ovvero prodotta da una seconda matrice sulla quale è riportato il disegno di una matrice primaria che serve da modello di partenza. Per tale ragione l'immagine risulta "rovesciata", speculare rispetto all'originale.

Eglise S. Pierre au Vatican, in: François Jacques Deseine, Rome moderne, premiére ville de l’Europe, avec toutes ses magnificences & ses delices..., vol. III, Leiden 1713

La Colonna della pace

Nel 1614 Paolo V Borghese fece collocare sulla piazza davanti alla facciata di Santa Maria Maggiore una colonna corinzia di oltre 14 metri proveniente dalla Basilica di Massenzio. Carlo Maderno, incaricato dei lavori, la innalzò su una base in marmo e travertino, ai cui piedi collocò una fontana alimentata dall’Acquedotto Felice. Aquile e draghi alati, simboli araldici dei Borghese, ornano il basamento e la fontana. In cima alla colonna fu collocata una statua di bronzo della Vergine con il bambino, opera di Guillaume Berthélot, e fusa da Orazio Censore. La colonna, detta "della Pace" dal nome del Tempio allora erroneamente identificato con la Basilica di Massenzio, è l'unica sopravvissuta delle otto che sorregevano la volta centrale della Basilica.

Paulus V pont. max. columnam veteris magnificentiae monumentum informi situ obductam, neglectamque ex immanibus templi ruinis quod Vespesianus Augustus... paci dicaverat..., in: Paolo de Angeli, Basilicae S. Mariae Maioris de Urbe a Liberio papa I usque ad Paulum V pont. max. descriptio et delineatio..., Roma 1621

La colonna nella sua collocazione originale nella Basilica di Massenzio, già detta tempio della pace

La colonna fatta collocare da Paolo V di fronte a Santa Maria Maggiore è l’unica sopravvissuta delle otto che sorreggevano la volta centrale della Basilica di Massenzio

Étienne Dupérac, Vestigij del tempio della pace edificato da Vespasiano imperatore... in questo tempio si vede... una colonna di marmoro in opera d'ordine corintio... Oggi questa colonna fu fatta trasportare da Paolo V avanti la Chiesa di S. M.a Maggiore dedicata alla Ss.ma Concetione..., in: Id., I vestigi dell’antichità di Roma raccolti et ritratti in prospettiva con ogni diligentia..., Roma 1773
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