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La Mostra    Cola di Rienzo

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L'ambasceria di Cola di Rienzo ad Avignone presso Clemente VI

Nel 1342 Cola di Rienzo, non ancora divenuto "tribuno" di Roma (1347), fa parte di un'ambasceria di romani presso Clemente VI ad Avignone. Gli ambasciatori gli chiedono, tra le altre cose, di visitare Roma e di indire un giubileo che l'avrebbe risollevata dal suo progressivo declino. Il papa non accetta di recarsi a Roma ma indice il giubileo, celebrato nel 1350.

Vita di Cola di Rienzo, in: Ludovico Antonio Muratori, Antiquitates italicae medii aevi sive dissertationes..., vol. III (Historiae romanae fragmenta ab anno Christi MCCCXXVII usque ad MCCCLIV neapolitana sive romana dialecto scripta auctore anonymo...), Milano 1740

Venuta a Roma del cardinale di Ceccano, legato apostolico per il giubileo del 1350

Il giubileo del 1350, indetto durante la cosiddetta "cattività avignonese", fu celebrato in assenza del papa. Clemente VI infatti lo indisse ma non si recò a Roma per celebrarlo. In sua vece inviò come legato il cardinale Annibaldo Caetani da Ceccano.

Vita di Cola di Rienzo tribuno del popolo romano..., Bracciano 1631
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