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La Mostra    Alessandro VI

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Ritratto di Alessandro VI

Al giubileo del 1500 e a papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia) risale l’istituzione di uno specifico rituale per l’apertura e la chiusura della porta santa che è rimasto invariato fino al 1975, quando Paolo VI ne ha semplificato alcuni aspetti.

N. F. Mathey, Alexander VI pont. max., in: Alexander Gordon, La vie du Pape Alexandre VI. et de son fils Cesar Borgia..., vol. I, Amsterdam 1751

La bolla di indizione del giubileo del 1500

Alessandro VI, Inter curas multiplices (20 dicembre 1499), in: Iohannes Burckardus, Johannis Burckardi Liber notarum ab anno MCCCCLXXXIII usque ad annum MDVI, a cura di Enrico Celani, vol. II, Città di Castello 1910

Il giubileo del 1500 nel Liber notarum di Iohannes Burckardus, maestro di cerimonie di Alessandro VI

Il maestro di cerimonie di Alessandro VI, il tedesco Iohannes Burckardus, ha svolto un ruolo centrale nell’elaborazione del rituale della porta santa per il giubileo del 1500 e nella sua formalizzazione. E’ attraverso il suo diario, il Liber notarum, che conosciamo tutti i particolari dello svolgimento del rito.

Iohannes Burckardus, Johannis Burckardi Liber notarum ab anno MCCCCLXXXIII usque ad annum MDVI, a cura di Enrico Celani, vol. II, Città di Castello 1910

Riti di apertura e chiusura della porta santa di San Paolo per il giubileo del 1675

San Paolo fu basilica giubilare fin dal 1300, come prescritto dalla bolla di Bonifacio VIII. A partire dall'anno 1500, quando Alessandro VI istituì il cerimoniale dell'anno santo, con il rituale di apertura delle porte sante nelle quattro basiliche, la porta santa di San Paolo fu sempre aperta da un cardinale legato. Secondo il Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica di Gaetano Moroni, i pontefici vollero che la porta santa di San Paolo fosse aperta e chiusa, con rapida cerimonia, anche negli anni in cui la basilica fu sostituita da Santa Maria in Trastevere perché inagibile. Nel 2000 papa Giovanni Paolo II volle, primo nella storia degli anni santi, aprire personalmente anche la porta santa della Basilica di San Paolo.

Claude Boizot, Ad astra reclusa ostendit per mella viam, in: Casimir Freschot, Series eorum quae in aperitione et obseratione portae sanctae Basilicae divi Pauli ab... Francisco cardinali Barberino... ritu sacro peracta sunt anno iubilaei M.DC.LXXV..., Roma 1676

Il giubileo del 1500 nella cronaca di Sigismondo dei Conti

Sigismondo dei Conti, umanista e poeta folignate, dal 1460 fu a Roma al servizio di diversi pontefici. Conobbe bene la città e la Curia, su cui incentrò essenzialmente le sue Storie. Nella descrizione del giubileo di Alessandro VI (non priva di passaggi polemici) dà conto dell’apertura delle porte nelle quattro basiliche e del solenne rito di apertura della porta di San Pietro celebrato personalmente dal Papa.

Sigismondo dei Conti, Le storie de' suoi tempi dal 1475 al 1510..., vol. II, Roma 1883

Pianta del Rione XIV di Borgo

Il borgo sviluppatosi attorno alla tomba di Pietro nel corso dell'alto medioevo costituì, dopo la costruzione delle mura di Leone IV nel IX secolo, la "civitas leonina", separata dal resto dell'Urbe e governata da magistrature proprie. La Città leonina ebbe un notevole sviluppo con la fine dello Scisma d'Occidente, quando i Pontefici di ritorno da Avignone spostarono la propria sede dal Laterano al Vaticano, e con l'avvio della fabbrica di San Pietro. Se già Niccolò V aveva immaginato di riorganizzare la viabilità della zona, fu papa Sisto IV a risistemare la via Sancta (o Borgo vecchio) e ad aprire la via Sistina (oggi chiamata Borgo Sant'Angelo) che costeggia il Passetto di Borgo dal Castello al Palazzo Vaticano. In occasione del giubileo del 1500 Alessandro VI fece aprire tra Borgo vecchio e Borgo Sant'Angelo una nuova strada, la via Alexandrina o via Recta, poi chiamata Borgo Nuovo.

Rione XIV di Borgo, in: Dominique Magnan, La città di Roma ovvero succinta descrizione di questa superba città con due piante generali di essa e de' XIV rioni... riveduta ed aumentata da Stefano Piale, vol. II, Roma 1826

Bolla di Alessandro VI per l'apertura della via Alexandrina a Borgo

La strada fatta aprire da Alessandro VI tra Borgo vecchio e Borgo Sant'Angelo, chiamata via Alexandrina o via Recta, poi Borgo Nuovo, fu solennemente inaugurata il 24 dicembre 1499, al momento dell'apertura della porta santa di San Pietro, rituale attuato per la prima volta proprio da Alessandro VI.

Alessandro VI, Etsi universis (1500), in: Magnum bullarium romanum... opus absolutissimum Laertii Cherubini..., editio novissima quinque tomis distributa..., vol. I,Lyon 1692

Vista della strada di Borgo nuovo fatta aprire da Alessandro VI in occasione del giubileo del 1500

Vista de Borgo à S. Pedro, in: Compendio de las cosas mas particulares de la Santa ciudad de Roma con la noticia de sus iglesias, estaciones, reliquias, cuerpos de santos, i dotes para donzellas pobres que ai en ella. Guia puntual para que los forasteros hallen con facilidad sus mas notables maravillas... De nuevo corregido, i aumentado de laminas, i los dias de las postas de Roma para Espana, Roma 1769

Vista della strada di Borgo nuovo fatta aprire da Alessandro VI in occasione del giubileo del 1500

Vista de Borgo à S. Pedro, in: Compendio de las cosas mas particulares de la Santa ciudad de Roma con la noticia de sus iglesias, estaciones, reliquias, cuerpos de santos, i dotes para donzellas pobres que ai en ella. Guia puntual para que los forasteros hallen con facilidad sus mas notables maravillas... De nuevo corregido, i aumentado de laminas, i los dias de las postas de Roma para Espana, Roma 1769

Veduta aerea di San Pietro e dell'area della "spina" di Borgo

L'apertura, nel 1500, di Borgo nuovo aveva causato la formazione della cosiddetta "spina" di Borgo. Un gruppo di edifici, interrotto a metà da piazza Scossacavalli, era rimasto chiuso tra Borgo vecchio e la via Alessandrina, occupando l'area della odierna via della Conciliazione e creando una sorta di spina, che fin dal progetto seicentesco di Carlo Fontana si pensò più volte di demolire.

La Basilica di San Pietro e il Vaticano da un dirigibile, in: L'illustrazione italiana, a. XLIX, n. 11, 12 March 1922

Le cerimonie dell’anno santo nella trattatistica di tardo Settecento

Francesco Antonio Zaccaria (1714-1795), gesuita, scrittore, storico, scrive un trattato sull’anno santo in cui, oltre a dissertare sulla storia e il significato della celebrazione, tratta di aspetti pratici e cerimoniali, descrive accuratamente il rito di apertura e chiusura delle porte sante, formalizzato con Alessandro VI e seguito dai suoi successori, e spiega le diverse altre tappe cerimoniali del giubileo, soffermandosi sulle modalità e i tempi di pubblicazione della bolla di indizione.

Girolamo Lunadoro, Francescantonio Zaccaria, Lo stato presente o sia relazione della corte di Roma, già pubblicata dal cav. Lunadoro, ora ritoccata accresciuta ed illustrata da Francescantonio Zaccaria..., vol. I, Roma 1774

Chiudimento delle porte sante e vari riti usati nel farlo

Edizione del 1824 del settecentesco trattato Dell’Anno Santo di Francesco Antonio Zaccaria, ripubblicata in vista dell’anno santo del 1825. Nel descrivere il rito Zaccaria spiega come Alessandro VI “dacché introdusse nel principio l’aprimento delle Porte Sante, si è pure nel porgli fine preso il costume di chiuderle”

Francescantonio Zaccaria, Dell’anno santo trattato storico, ceremoniale, morale e polemico di Francescantonio Zaccaria con una pratica istruzione per guadagnare il santo giubileo ed aggiunte, vol. I (Parte I storica, e ceremoniale), Roma 1824

Alessandro VI (1492-1503), medaglia in bronzo celebrativa dell'Anno Santo 1500 con al dritto il busto del pontefice (riconiazione ottocentesca da medaglia di restituzione seicentesca di Girolamo Paladino)

Mazio 28 (fig. Medaglie Mazio 18-028 B)

Giovanni Paolo II, durante il giubileo del 2000, apre la porta santa della Basilica di San Paolo fuori le mura insieme ai rappresentanti delle varie Chiese cristiane

A partire dall'anno 1500, quando Alessandro VI istituì il cerimoniale dell'anno santo, con il rituale di apertura delle porte sante nelle quattro basiliche, la porta santa di San Paolo fu sempre aperta da un cardinale legato. Nel 2000 papa Giovanni Paolo II volle, primo nella storia degli anni santi, aprire personalmente anche la porta santa della Basilica di San Paolo.

Da questa Basilica io spingo avanti lo sguardo verso il nuovo millennio: in un futuro non lontano i cristiani, finalmente riconciliati, possano tornare a camminare insieme come unico popolo,in: L'osservatore romano, a. CXL, n. 14, 19 January 2000

Alessandro VI (1492-1503), medaglia in bronzo celebrativa dell'Anno Santo 1500 con al rovescio la cerimonia di apertura della Porta Santa (riconiazione ottocentesca da medaglia di restituzione seicentesca di Girolamo Paladino)

Mazio 28 (fig. Medaglie Mazio 18-028 B)
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