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La Mostra    Clemente X

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L'accoglienza per l'anno santo 1675 nel racconto di Tommaso Maria Alfani

Tommaso Maria Alfani, Istoria degli anni santi dal di loro solenne cominciamento per insino a quello del regnante sommo potefice Benedetto XIII..., Napoli 1725

La cristianizzazione del Colosseo nel progetto di Carlo Fontana

I primi tentativi pontifici di riconversione e cristianizzazione del Colosseo risalgono a Sisto V. In occasione del giubileo del 1675, papa Clemente X vi fece apporre due iscrizioni, con le quali esortava i pellegrini ad entrare, non per ammirare la grandiosità dell'opera romana ma per "risvegliare nei fedeli la memoria della santità del luogo e della fortezza de' martiri" e per pregare per loro. Tra il 1675 e il 1679, Carlo Fontana progettò la costruzione di una chiesa, un vero e proprio santuario dei martiri, da erigersi all'interno dell'arena. Il progetto presentato al nuovo pontefice Innocenzo X, non si realizzò e gli studi di Fontana sul Colosseo furono stampati postumi a L'Aia soltanto nel 1725.

Carlo Fontana (dis.), Domenico Franceschino (inc.), Pianta dell'Anfiteatro come di presente si trova, con ledifitio [sic] templare che si propone da ergersi, in: Carlo Fontana, L'anfiteatro Flavio descritto e delineato..., Den Haag 1725

Riti di apertura e chiusura della porta santa di San Paolo per il giubileo del 1675

San Paolo fu basilica giubilare fin dal 1300, come prescritto dalla bolla di Bonifacio VIII. A partire dall'anno 1500, quando Alessandro VI istituì il cerimoniale dell'anno santo, con il rituale di apertura delle porte sante nelle quattro basiliche, la porta santa di San Paolo fu sempre aperta da un cardinale legato. Secondo il Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica di Gaetano Moroni, i pontefici vollero che la porta santa di San Paolo fosse aperta e chiusa, con rapida cerimonia, anche negli anni in cui la basilica fu sostituita da Santa Maria in Trastevere perché inagibile. Nel 2000 papa Giovanni Paolo II volle, primo nella storia degli anni santi, aprire personalmente anche la porta santa della Basilica di San Paolo.

Claude Boizot, Ad astra reclusa ostendit per mella viam, in: Casimir Freschot, Series eorum quae in aperitione et obseratione portae sanctae Basilicae divi Pauli ab... Francisco cardinali Barberino... ritu sacro peracta sunt anno iubilaei M.DC.LXXV..., Roma 1676

Facciata posteriore della Basilica di Santa Maria Maggiore

Questa immagine mostra l’aspetto definitivo dell’esterno della Basilica su Piazza dell’Esquilino, dopo gli interventi secenteschi voluti da Clemente X e realizzati da Carlo Rainaldi, il cui progetto per il restauro della facciata posteriore ed il raccordo tra le due cappelle e l’abside fu preferito a quello, più dispendioso, presentato da Bernini.

Roma antica e moderna o sia nuova descrizione della moderna città di Roma, e di tutti gli edifizi notabili, che sono in essa, e delle cose più celebri, che erano nella antica Roma... Abbellita con duecento e più figure in rame, con curiose notizie istoriche, e con la cronologia di tutti li sommi pontefici, re, consoli e imperadori romani. Accresciuta in questa nuova edizione di un tomo terzo..., vol. II, Roma 1745

Dati relativi al numero di pellegrini, compagnie aggregate e compagnie non aggregate accolte dall'Arciconfraternita della Trinità dei pellegrini durante il giubileo del 1675

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

Il porto di Ripetta nel 1753

Il porto di Ripetta costituiva l'approdo per il traffico fluviale proveniente dall'alto corso del Tevere, da cui giungevano a Roma gli approvvigionamenti di olio, vino e legname, e talora anche i pellegrini provenienti da Nord. La veduta di Piranesi mostra l'aspetto del porto cinquant'anni dopo gli interventi voluti da Clemente X per la sistemazione del preesistente approdo della Posterula, un porticciolo rudimentale privo delle costruzioni necessarie al crescente traffico commerciale dello scalo. Nel 1704, l'architetto Alessandro Specchi realizzò due scalinate curve, che univano le banchine al livello stradale. Tra le due cordonate fu aperto un emiciclo, al centro del quale fu posta una fontana, necessaria per abbeverare gli animali da soma utilizzati per il trasporto delle merci, e poi sormontata da una lanterna per l'illuminazione notturna del porto.

Giovanni Battista Piranesi, Veduta del porto di Ripetta, in: Id., Vedute di Roma disegnate ed incise da Giambattista Piranesi Architetto veneziano, vol. II, Paris 1836

Dati relativi al numero di pellegrini e compagnie accolte durante il giubileo del 1675 dalle Arciconfraternite del santissimo Crocifisso di San Marcello e della morte e orazione

Nell'anno santo 1675 l'Arciconfraternita del santissimo Crocifisso di San Marcello ricevette e alloggiò circa 30 Compagnie. Maggiori i dati rinvenuti dall'abate Caetano per l'Arciconfraternita della morte e orazione che accolse circa 5000 persone e 21 compagnie, ed ebbe in cambio oltre 1300 scudi di elemosine.

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

Dati relativi al numero di pellegrini e compagnie accolte dalla Arciconfraternita delle Sagre Stimmate di Francesco durante il giubileo del 1675

Nell'anno santo 1675 l'Arciconfraternita delle Sagre Stimmate ricevette poco più di 300 persone appartenenti a cinque compagnie aggregate. Ebbe per elemosina numerosi doni di grande valore.

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

Dati relativi al numero di compagnie accolte dall'Arciconfraternita della santissima Madonna del suffragio durante il giubileo del 1675

Durante il giubileo del 1675, la Compagnia del suffragio alloggiò solamente sei compagnie ed ebbbe in cambio circa 550 scudi di elemosine.

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

"De origine et progressu celebritatis anni iubilei" di Francesco Maria Febei

Nel 1675, l'arcivescovo di Tarso Francesco Maria Febei, primo maestro di cerimonie pontificie, scrive, ad instruendum animum imminente anno iubilei,un'erudita dissertazione latina su origine, storia e riti dell'anno santo, in una bella edizione illustrata, dedicata al pontefice Clemente X, e destinata ad un pubblico colto e raffinato.

Francesco Maria Febei, De origine et progressu celebritatis anni iubilei Franc. Maria Phoebeus urbevetanus... ad instruendum animum imminente anno iubilei MDCLXXV, Roma 1675

Domenica 16 giugno 1675: entrata a Roma della Compagnia della Madonna del Confalone di Monterotondo accolta dall'Arciconfraternita Romana

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

Clemente X (1670-1676), medaglia in bronzo celebrativa dell'Anno Santo 1675 con al rovescio la cerimonia di apertura della Porta Santa irradiata dallo Spirito Santo (riconiazione ottocentesca da un originale di Giovanni Hamerani

Mazio 314 (fig. Medaglie Mazio 21-314B)
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