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La Mostra    Clemente XI

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Arciconfraternite, confraternite e confraternite nazionali per il giubileo del 1700

Bartolomeo Piazza, Eusebologion. Eusevologio romano, overo delle opere pie di Roma, accresciuto e ampliato secondo lo stato presente..., 2 ed., Roma 1699

Piazza della Rotonda nel 1751, dopo il posizionamento al centro della piazza dell'obelisco egizio

Nel 1711 papa Clemente XI volle far riposizionare di fronte al Pantheon l'obelisco egizio allora collocato a San Macuto. Con l'occasione fu realizzato un restauro radicale della fontana, il cui catino venne sostituìto da un gruppo di rocce e delfini a sostenere l'obelisco.

Giovanni Battista Piranesi, Veduta della Piazza della Rotonda, in: Id., Vedute di Roma disegnate ed incise da Giambattista Piranesi Architetto veneziano, vol. II, Paris 1836

Gli interventi settecenteschi di consolidamento della cupola di San Pietro

Tra il 1743 ed il 1748, Vanvitelli e Poleni, procedettero al rafforzamento della cupola con l'inserimento nel tamburo e nella calotta di sei cerchioni di ferro, il più grande dei quali misurava 60 m. di diametro. Un grande contributo all’opera di restauro della cupola diede anche Nicola Zabaglia, un semplice sampietrino analfabeta che grazie alle sue straordinarie conoscenze empiriche della meccanica, realizzò le impalcature necessarie alla messa in opera dei cerchioni. In quegli anni giunse alla pubblicazione anche un’opera magnifica, riccamente illustrata, voluta da Clemente XI e portata a compimento da Benedetto XIV a spese della Fabbrica di San Pietro, che con il testo di Lelio Cosatti e un ricchissimo apparato iconografico rendeva il giusto omaggio a Nicola Zabaglia, l’umile carpentiere che tanto aveva dato alla costruzione della Chiesa più grande del mondo.

Alessandro Francesco Rostagni (dis.), Paolo Pilaia (inc.), [Ponti per accomodare gli ornati della gran cupola di San Pietro e la croce in cima all'obelisco Vaticano], in: Nicola Zabaglia, Castelli e ponti di maestro Niccola Zabaglia con alcune ingegnose pratiche...,Roma 1744

La cupola di San Pietro

Tra il 1743 ed il 1748, Vanvitelli e Poleni, procedettero al rafforzamento della cupola con l'inserimento nel tamburo e nella calotta di sei cerchioni di ferro, il più grande dei quali misurava 60 m. di diametro. Un grande contributo all’opera di restauro della cupola diede anche Nicola Zabaglia, un semplice sampietrino analfabeta che grazie alle sue straordinarie conoscenze empiriche della meccanica, realizzò le impalcature necessarie alla messa in opera dei cerchioni. In quegli anni giunse alla pubblicazione anche un’opera magnifica, riccamente illustrata, voluta da Clemente XI e portata a compimento da Benedetto XIV a spese della Fabbrica di San Pietro, che con il testo di Lelio Cosatti e un ricchissimo apparato iconografico rendeva il giusto omaggio a Nicola Zabaglia, l’umile carpentiere che tanto aveva dato alla costruzione della Chiesa più grande del mondo.

Nicola Zabaglia, Castelli e ponti di maestro Niccola Zabaglia con alcune ingegnose pratiche...,Roma 1744

La cupola di San Pietro

Tra il 1743 ed il 1748, Vanvitelli e Poleni, procedettero al rafforzamento della cupola con l'inserimento nel tamburo e nella calotta di sei cerchioni di ferro, il più grande dei quali misurava 60 m. di diametro. Un grande contributo all’opera di restauro della cupola diede anche Nicola Zabaglia, un semplice sampietrino analfabeta che grazie alle sue straordinarie conoscenze empiriche della meccanica, realizzò le impalcature necessarie alla messa in opera dei cerchioni. In quegli anni giunse alla pubblicazione anche un’opera magnifica, riccamente illustrata, voluta da Clemente XI e portata a compimento da Benedetto XIV a spese della Fabbrica di San Pietro, che con il testo di Lelio Cosatti e un ricchissimo apparato iconografico rendeva il giusto omaggio a Nicola Zabaglia, l’umile carpentiere che tanto aveva dato alla costruzione della Chiesa più grande del mondo.

Alessandro Francesco Rostagni (dis.), Francesco Mazzoni (inc.), [Ponti per accomodare gli angoli della gran cupola di San Pietro], in: Nicola Zabaglia, Castelli e ponti di maestro Niccola Zabaglia con alcune ingegnose pratiche...,Roma 1744

La cupola di San Pietro

Tra il 1743 ed il 1748, Vanvitelli e Poleni, procedettero al rafforzamento della cupola con l'inserimento nel tamburo e nella calotta di sei cerchioni di ferro, il più grande dei quali misurava 60 m. di diametro. Un grande contributo all’opera di restauro della cupola diede anche Nicola Zabaglia, un semplice sampietrino analfabeta che grazie alle sue straordinarie conoscenze empiriche della meccanica, realizzò le impalcature necessarie alla messa in opera dei cerchioni. In quegli anni giunse alla pubblicazione anche un’opera magnifica, riccamente illustrata, voluta da Clemente XI e portata a compimento da Benedetto XIV a spese della Fabbrica di San Pietro, che con il testo di Lelio Cosatti e un ricchissimo apparato iconografico rendeva il giusto omaggio a Nicola Zabaglia, l’umile carpentiere che tanto aveva dato alla costruzione della Chiesa più grande del mondo.

Nicola Zabaglia, Castelli e ponti di maestro Niccola Zabaglia con alcune ingegnose pratiche...,Roma 1744

La cupola di San Pietro

Tra il 1743 ed il 1748, Vanvitelli e Poleni, procedettero al rafforzamento della cupola con l'inserimento nel tamburo e nella calotta di sei cerchioni di ferro, il più grande dei quali misurava 60 m. di diametro. Le varie fasi dei lavori di consolidamento della cupola furono descritte dallo stesso Poleni nelle sue Memorie istoriche della Gran Cupola del Tempio Vaticano, illustrate da alcune tavole incise opera di Antonio Visentini.

Giovanni Poleni, Memorie istoriche della gran cupola del tempio vaticano, e de’ danni di essa, e de’ ristoramenti loro, divise in libri cinque. Alla santità di nostro signore papa Benedetto XIV, Padova 1748

Veduta della cupola con i sei cerchioni fissati fra il 1743 ed il 1748, grazie all'opera di Giovanni Poleni

Tra il 1743 ed il 1748, Vanvitelli e Poleni, procedettero al rafforzamento della cupola con l'inserimento nel tamburo e nella calotta di sei cerchioni di ferro, il più grande dei quali misurava 60 m. di diametro. Le varie fasi dei lavori di consolidamento della cupola furono descritte dallo stesso Poleni nelle sue Memorie istoriche della Gran Cupola del Tempio Vaticano, illustrate da alcune tavole incise opera di Antonio Visentini.

Antonio Visentini, [La cupola con i sei cerchioni fissati fra il 1743 ed il 1748], in: Giovanni Poleni, Memorie istoriche della gran cupola del tempio vaticano, e de’ danni di essa, e de’ ristoramenti loro, divise in libri cinque. Alla santità di nostro signore papa Benedetto XIV,Padova 1748

Le "Notizie istoriche delle quattro basiliche di Roma" di Giovanni Battista Vaccondio

In occasione del giubileo del 1700, il giurista romano padre Giovanni Battista Vaccondio scrive quella che lui stesso definisce "una dotta curiosità dell'erudizioni ecclesiastiche" che "possa riuscir grata...à coloro che concorrono à Roma per acquistare i tesori delle sante indulgenze". Il volumetto si apre con un breve trattato sull'anno santo (origine, storia e cerimonie) cui segue la descrizione delle quattro basiliche patriarcali.

Giovanni Battista Vaccondio, Notizie istoriche delle quattro basiliche di Roma... con un breve trattato dell'anno di remissione e sua origine..., Roma 1700
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