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La Mostra    Pio VI

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Il cardinale vicario Marcantonio Colonna notifica ai fedeli l'indulgenza plenaria concessa da papa Pio VI a coloro che assisteranno all'apertura delle porte sante delle quattro basiliche patriarcali il 26 febbraio 1775

Vicariato di Roma, Apertura delle porte sante: indulgenza plenaria a chi v'assiste,(23 febbraio 1775), Roma 1775

Le cerimonie dell’anno santo nella trattatistica di tardo Settecento

Stanislao Poeti, Lettera al chiarissimo autore del trattato dell'anno santo sopra il famoso dubbio se la visita delle quattro basiliche fatta in giorni ecclesiastici continui e incominciata a' primi vespri d'ogni giorno, possa servire all'acquisto del giubileo, Roma 1775

Dati relativi ai pellegrini accolti, alle entrate e alle spese della Arciconfraternita della santissima Trinità dei pellegrini per il giubileo del 1775

Entrata e spesa generale della ven. Archiconfraternita ed ospedale della santissima Trinità de' pellegrini e convalescenti di Roma per l'anno santo 1775, Roma 1775

Ristretto generale di tutti i pellegrini, convalescenti e altre persone che sono state ricevute e alimentate dalla Arciconfraternita della Trinità dei pellegrini durante l'anno santo 1775

Entrata e spesa generale della ven. Archiconfraternita ed ospedale della santissima Trinità de' pellegrini e convalescenti di Roma per l'anno santo 1775, Roma 1775

Trinità dei Monti dopo la realizzazione della scalinata e la collocazione dell'obelisco sallustiano

L'incisione di Cipriani mostra la conclusione della sistemazione della collina di Trinità dei Monti, con la collocazione dell'obelisco Sallustiano di fronte al convento voluta da Pio VI alla fine degli anni ottanta del Settecento.

Giovanni Battista Cipriani, Piazza di Spagna, in: Id., Vedute principali e più interessanti di Roma, Roma 1799

Rito di chiusura della porta santa di San Pietro per il giubileo del 1775

Il foglio riporta la sequenza rituale da seguire per la chiusura della porta santa vaticana nel 1775.

Ritus in clausura portae sanctae vaticanae servandus anno jubilaei MDCCLXXV, Roma 1775

Le trasformazioni ottocentesche di Piazza del Popolo

La Piazza assunse la forma attuale nell'800. Nel 1793 l'architetto Giuseppe Valadier aveva presentato a papa Pio VI un progetto secondo il quale due caserme di cavalleria avrebbero dovuto essere disposte ai lati della piazza stessa. Con l'arrivo dei francesi a Roma si impose un progetto di "pubblica villa e passeggiata", affidato ad un architetto francese Louis Martin Berthault. Ma, con il ritorno del Pontefice, fu poi Valadier a realizzarlo: la piazza assunse l'attuale forma, fu rimossa la fontana di Giacomo Della Porta sostituita da una nuova architettura, furono realizzate due fontane quasi gemelle al centro delle pareti curve che delimitano l'ellisse della piazza, si costruirono le ampie rampe di raccordo, adornate da alberi e carrozzabili, che permettevano di raggiungere la terrazza del Pincio.

Giovanni Battista Cipriani, Progetto del sig. Giuseppe Valadier architetto presentato a papa Pio VI nel 1794 per decorare la Piazza del Popolo con due caserme per cavalleria ed infanteri, in: Id., Vedute principali e più interessanti di Roma, Roma 1799

Le trasformazioni ottocentesche di Piazza del Popolo

La Piazza assunse la forma attuale nell'800. Nel 1793 l'architetto Giuseppe Valadier aveva presentato a papa Pio VI un progetto secondo il quale due caserme di cavalleria avrebbero dovuto essere disposte ai lati della piazza stessa. Con l'arrivo dei francesi a Roma si impose un progetto di "pubblica villa e passeggiata", affidato ad un architetto francese Louis Martin Berthault. Ma, con il ritorno del Pontefice, fu poi Valadier a realizzarlo: la piazza assunse l'attuale forma, fu rimossa la fontana di Giacomo Della Porta sostituita da una nuova architettura, furono realizzate due fontane quasi gemelle al centro delle pareti curve che delimitano l'ellisse della piazza, si costruirono le ampie rampe di raccordo, adornate da alberi e carrozzabili, che permettevano di raggiungere la terrazza del Pincio.

Giovanni Battista Cipriani, Pianta della Piazza del Popolo e delle caserme secondo il progetto del sig. Giuseppe Valadier, in: Id., Vedute principali e più interessanti di Roma, Roma 1799

Le trasformazioni ottocentesche di Piazza del Popolo

La Piazza assunse la forma attuale nell'800. Nel 1793 l'architetto Giuseppe Valadier aveva presentato a papa Pio VI un progetto secondo il quale due caserme di cavalleria avrebbero dovuto essere disposte ai lati della piazza stessa. Con l'arrivo dei francesi a Roma si impose un progetto di "pubblica villa e passeggiata", affidato ad un architetto francese Louis Martin Berthault. Ma, con il ritorno del Pontefice, fu poi Valadier a realizzarlo: la piazza assunse l'attuale forma, fu rimossa la fontana di Giacomo Della Porta sostituita da una nuova architettura, furono realizzate due fontane quasi gemelle al centro delle pareti curve che delimitano l'ellisse della piazza, si costruirono le ampie rampe di raccordo, adornate da alberi e carrozzabili, che permettevano di raggiungere la terrazza del Pincio.

Giuseppe Valadier (inv.), Luigi Maria Valadier (dis.), Giovanni Battista Cipriani (inc.), Pianta topografica della Piazza del Popolo in Roma con nuova publica passeggiata sul Monte Pincio, in: Giuseppe Antonio Guattani, Memorie enciclopediche sulle antichità e belle arti di Roma per il 1816, Roma 1817

Le trasformazioni ottocentesche di Piazza del Popolo

La sistemazione ottocentesca di piazza del Popolo e della passeggiata del Pincio è particolarmente chiara in questa veduta delle città “a volo d’uccello” tratta dalla serie di litografie “L’Italie à vol d’oiseau”, opera di Alfred Guesdon. Dalla fine del Settecento, grazie all’invenzione della mongolfiera prima e della fotografia poi, questo tipo di raffigurazioni dall'alto ebbero grande sviluppo, garantendo finalmente una riproduzione esatta della realtà e non più basata soltanto sulla proiezione di calcoli geometrici.

Alfred Guesdon (dis.), Jules Arnout (lit.), Rome. Vue prise au dessus de la Porte du Peuple, tratta da: Hippolyte Étiennez, L'Italie à vol d'oiseau, ou histoire et description sommaires des principales villes de cette contrée ... accompagnées de quarante grandes vues générales dessinées d'après nature par A. Guesdon, Paris 1849

Cavalcata per il possesso di Pio VI eletto pontefice nel corso dell'anno santo 1775

Dopo l'elezione al soglio pontificio, i papi, vescovi di Roma, devono "prendere possesso" della propria sede episcopale, la Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma. Lo hanno fatto nel corso dell'età moderna con lunghe cavalcate in corteo, così chiamate anche quando il pontefice, che di norma procedeva a cavallo, si muoveva a dorso di mulo, in lettiga, o in carrozza. La cavalcata si snodava per le vie di Roma, partendo dal Vaticano, passando per Borgo e ponte Sant'Angelo, proseguendo verso il Campidoglio, il Foro romano, dove attraversava gli archi di Tito e Costantino e il Colosseo, fino a raggiungere il Laterano attraverso l'odierna Via Merulana. Giunto a destinazione, il papa riceveva l'omaggio del Capitolo e impartiva la benedizione dalla loggia. Facevano parte del corteo un grandissimo numero di figure in rappresentanza della curia papale, del potere comunale di Roma, delle potenze straniere, del popolo: cavalieri, camerieri pontifici, personale di curia con le più diverse funzioni, nobili, ufficiali capitolini, cardinali, cappellani, ambasciatori, rappresentanti del popolo, medici del papa, guardie svizzere, e così via, secondo un ordine rigorosamente prestabilito. Nell'anno santo del 1775 i pellegrini ebbero l'occasione di assistere al ciclo di cerimonie legato alla morte di un pontefice e all'elezione del successivo, Pio VI, che compì il 30 novembre la sfarzosa cavalcata per la presa di possesso del Laterano. La stampa di Girolamo Frezza ne illustra i dettagli, secondo un modulo iconografico ricorrente e ripetibile anche grazie alla sostanziale stabilità del rituale. Dopo la firma dei Patti Lateranensi, nel 1929, la tradizionale presa di possesso, sospesa nel 1870, è stata ripristinata seppur, come naturale, in forme diverse. Nel 1939 Pio XII ha per la prima volta effettuato la presa di possesso a bordo di un'automobile.

Giovanni Girolamo Frezza, Solenne cavalcata fatta nel felicissimo possesso preso da n. signore papa Pio VI. pont. mas. nella Basilica di S. Gio. Laterano il di 30 novembre l'anno 1775. Nuovamente data in luce dalle stampe originali..., Roma 1775

L'arciduca Massimiliano d'Asburgo-Lorena, a Roma per il giubileo del 1775, osserva la sorprendente illuminazione della cupola, facciata, colonnato e guglia di San Pietro e assiste allo spettacolo pirotecnico detto la Girandola di Castel Sant'Angelo, in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo

Ragguaglio o sia giornale della venuta, e permanenza in Roma di sua altezza reale l'arciduca Massimiliano d'Austria... accaduta li 28 giugno 1775, Roma 1775

Indulgenza per le monache, gli eremiti, gli infermi e i carcerati per il giubileo del 1775

Nella potestà del pontefice vi è quella di concedere a chi non possa venire a Roma per impedimenti effettivi (come l’età avanzata, l’infermità, la clausura) di commutare il pellegrinaggio alle basiliche romane con altre opere.

Pio VI, Sanctissimi domini nostri, domini Pii divina providentia papae VI constitutio qua indulgentiae jubilaei anni MDCCLXXV pro monialibus, oblatis, tertiariis, aliisque puellis, seu mulieribus in monasteriis, & religiosis, piisque communitatibus degentibus, item anacoretis, eremitis, infirmis ac in carcere & captivitate detentis conceduntur; cum opportunis facultatibus circa absolutiones & votorum commutationes (25 febbraio 1774), Roma 1775

Descrizione della processione fatta dall'Arciconfraternita del ss.mo Crocifisso di San Marcello il giovedì santo 1775

Distinta descrizione della machina, luminarj, ed ordinanza nella solenne processione fatta dalla venerabile Archiconfraternita del santissimo Crocifisso in S. Marcello di Roma nel portare l'immagine del nostro salvator Crocifisso alla Basilica vaticana la sera del giovedì santo nell'anno del giubileo MDCCLXXV..., Roma 1775

Facoltà concesse a penitenziari e confessori per il giubileo del 1775

Pio VI, Sanctissimi domini nostri, domini Pii divina providentia papae VI constitutio qua poenitentiariis in basilicis & ecclesiis Urbis deputatis, & hoc anno sancto deputandis, item confessariis a cardinali Urbis vicario designandis, facultates eodem anno exercendae praeter eas a cardinali majori poenitentiario ipsius encyclicis litteris impertitas conceduntur. Adjectis monitis pro recto earum usu, necnon declarationibus opportunis(25 febbraio 1774), Roma 1775

Pio VI (1775-1799), medaglia in bronzo celebrativa dell'Anno Santo 1775 con al rovescio la cerimonia di apertura della Porta Santa (riconiazione ottocentesca)

Mazio 510 (fig. Medaglie Mazio 24-510B)
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Percorso della mostra

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