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La Mostra    Urbano VIII

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Il Pantheon prima degli interventi seicenteschi

Il Pantheon, fondato nel 27 a.C. e fatto ricostruire dall'imperatore Adriano nel I secolo d.C., è il solo edificio dell'antica Roma ad essere stato ininterrottamente utilizzato per ragioni religiose. All'inizio del VII secolo, il grande tempio dedicato dai romani a tutti gli dei fu donato dall'imperatore bizantino Foca a papa Bonifacio IV, che lo consacrò a Sancta Maria ad martyres. L'incisione di Aegidius Sadeler, mostra ancora il campanile medievale, distrutto in occasione degli interventi seicenteschi voluti da Urbano VIII e realizzati da Gian Lorenzo Bernini.

Aegidius Sadeler, Vestigij del Pantheon..., in: Id., Vestigi delle antichità di Roma, Tivoli, Pozzuolo et altri luoghi, Praha 1601

Piazza della Rotonda prima degli interventi settecenteschi

Per il giubileo del 1575 papa Gregorio XIII commissionò a Giacomo della Porta una fontana da collocare al centro della piazza. L'aspetto della fontana rimase lo stesso fino al 1711 quando papa Clemente XI volle far riposizionare di fronte al Pantheon l'obelisco egizio allora collocato a San Macuto. Con l'occasione fu realizzato un restauro radicale della fontana, il cui catino venne sostituito da un gruppo di rocce e delfini a sostenere l'obelisco. Nella veduta di Cruyl sono visibili anche i due campanili laterali costruiti nella prima metà del Seicento da Gian Lorenzo Bernini per papa Urbano VIII, e poi eliminati nel 1883.

Levin Cruyl, stampa del 1667, in: Cento vedute di Roma antica raccolte e illustrate da Alfonso Bartoli, Firenze 1911

La Fontana di Trevi prima dei lavori settecenteschi

L'acquedotto Vergine, a lungo abbandonato come le altre grandi opere idrauliche romane, fu ripristinato a partire dalla metà del XV secolo. Nel 1453 Niccolò V, nel punto terminale dell'acquedotto, in un luogo chiamato "trivium" o "trejo" perché posto all'incrocio di tre strade, fece realizzare una semplice fontana con tre bocche e una vasca rettangolare. Nel Seicento, Urbano VIII cambiò l'orientamento della fontana in quello attuale per predisporre il luogo alla realizzazione di una fontana monumentale. La piazza, rappresentata nella veduta di Falda del 1665, era allora occupata solo in piccola parte da una bassa vasca semicircolare alimentata da tre bocche di notevole portata, collocata di fronte alla chiesa dei Ss. Vincenzo e Anastasio.

Giovanni Battista Falda (dis.), Chiesa di Santi Vincenzo et Anastasio alla Fontana di Trevi de' padri religiosi di S. Girolamo, in: Il nuovo splendore delle fabbriche in prospettiva di Roma moderna, vol. III (Il terzo libro del nuovo splendore di Roma moderna con sue giuste vedute in prospettiva delle facciate, strade e chiese...), Roma 1773

Il Baldacchino di San Pietro opera di Gian Lorenzo Bernini

Nel 1623 il neo eletto papa Urbano VIII Barberini incarica Gian Lorenzo Bernini di realizzare un baldacchino da collocarsi sotto la maestosa cupola michelangiolesca, per segnare il luogo del sepolcro di Pietro. Bernini concepisce un’opera imponente, dall’impianto architettonico (alto oltre 28 m., supera in altezza un palazzo signorile) ma eseguita con quella abilità scultorea che conferisce ai materiali forme morbide, leggere e dinamiche. L’esecuzione dell’opera si protrae per quasi dieci anni, e il baldacchino è inaugurato da Urbano VIII nel 1633.

Alessandro Specchi, Aenea moles qua d. Petri aram Urbanus VIII exornavit, in: Filippo Buonanni, Numismata summorum Pontificum templi Vaticani fabricam indicantia, chronologica ejusdem fabricae narratione, ac multiplici eruditione explicata..., Roma 1696

Urbano VIII (1623-1644), rovescio della medaglia in bronzo emessa per la cerimonia della lavanda dei piedi nell'anno VII di pontificato (riconiazione ottocentesca da un originale di Gaspare Mola)

Mazio 195 (fig. Medaglie Mazio 20-195 B)

Urbano VIII (1623-1644), rovescio della medaglia in bronzo emessa per la cerimonia della lavanda dei piedi nell'anno VII di pontificato (riconiazione ottocentesca da un originale di Gaspare Mola) (conio)

Mazio 195 (fig. Medaglie Mazio 20-195 B)

Urbano VIII (1623-1644), medaglia in bronzo dell'Anno Santo 1625 con al rovescio la Porta Santa di San Giovanni in Laterano chiusa; sopra, il Volto Santo (riconiazione ottocentesca da originale di Gaspare Mola)

Mazio 186 (fig. Medaglie Mazio 20-186A)
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