Nicolò V amplia e rifonda la Biblioteca Vaticana
A Nicolò V, papa umanista, protettore delle lettere e delle arti, si deve l’avvio della storia moderna della Biblioteca Vaticana: il Papa ne incrementa notevolmente il patrimonio di codici latini, greci ed ebraici (dai 350 raggiungono con lui il numero di circa 1200) e decide che la consultazione sia aperta agli eruditi. Questa iniziativa fa parte a pieno titolo del progetto di rinnovamento della grandezza e del prestigio di Roma voluto dal papa. Il suo successore, Sisto IV, completa l’opera, nomina un bibliotecario e assicura alla Biblioteca il necessario sostegno economico.
Vespasiano da Bisticci, Virorum illustrium CIII qui saeculo XV extiterunt vitae..., in: Angelo Mai, Spicilegium romanum, vol. I, Roma 1839