I "Mirabilia Romae" nell'edizione stampata a Treviso per il giubileo del 1475
Uno dei filoni editoriali più ricchi e longevi nella storia dei giubilei è rappresentato dalle guide della città di Roma che da sempre accompagnano i pellegrini alla scoperta delle meraviglie della città. Già nel medioevo avevano avuto una notevole circolazione manoscritta i cosiddetti "Mirabilia Urbis" (o "Mirabilia Romae"), le cui redazioni più antiche risalgono al XII secolo. Si tratta di brevi descrizioni dei più significativi monumenti sacri e pagani della città e della sua storia, opera di grammatici ed eruditi che mettevano insieme notizie vere, tradizioni leggendarie e ricostruzioni fantastiche, ma animate, rispetto ai più antichi itinerari e cataloghi di monumenti e chiese, da un vivo interesse per l'antichità di Roma e il fascino da essa esercitato. I prototipografi ne colsero l'importanza e contribuirono ad accrescere il loro successo, stampandone oltre cento edizioni a partire dagli anni settanta del Quattrocento. Negli anni Quaranta del Cinquecento i "Mirabilia Urbis" cambiano forma e comprendono, accanto alla storia e alle descrizioni dei monumenti di Roma, gli itinerari devozionali cristiani. Nascono le "cose maravigliose", un nuovo modello di guida che cerca di conciliare le curiosità storico artistiche dei viaggiatori con le esigenze d'informazione dei pellegrini relative a chiese, stazioni e reliquie, fino ad allora soddisfatte da "Indulgentiae" e "Itineraria"
Mirabilia Romae, Treviso 1475Biblioteca Apostolica Vaticana, Inc. IV. 336 (int. 1) (©2016 Biblioteca Apostolica Vaticana)