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La Mostra    1925

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Gli anni santi di Pio XI

Pio XI ha celebrato due anni santi, quello ordinario del 1925 e quello straordinario del 1933, per i 1900 anni dalla Redenzione. Il giubileo del 1933 è il primo giubileo straordinario celebrato seguendo in ogni aspetto il cerimoniale del giubileo ordinario, ivi compreso il rituale della porta santa, ed è pertanto annoverato nel numero degli anni santi propriamente detti. E’ peraltro il primo anno santo celebrato dopo i Patti Lateranensi e il Concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede per sciogliere la ”questione romana”.

Il papa degli anni santi, in: Pio XI: monumenti e opere, Città del Vaticano 1936

Gli anni santi di Pio XI

Pio XI ha celebrato due anni santi, quello ordinario del 1925 e quello straordinario del 1933, per i 1900 anni dalla Redenzione. Il giubileo del 1933 è il primo giubileo straordinario celebrato seguendo in ogni aspetto il cerimoniale del giubileo ordinario, ivi compreso il rituale della porta santa, ed è pertanto annoverato nel numero degli anni santi propriamente detti. E’ peraltro il primo anno santo celebrato dopo i Patti Lateranensi e il Concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede per sciogliere la ”questione romana”

Il papa degli anni santi, in: Pio XI: monumenti e opere, Città del Vaticano 1936

Gli anni santi di Pio XI

Pio XI ha celebrato due anni santi, quello ordinario del 1925 e quello straordinario del 1933, per i 1900 anni dalla Redenzione. Il giubileo del 1933 è il primo giubileo straordinario celebrato seguendo in ogni aspetto il cerimoniale del giubileo ordinario, ivi compreso il rituale della porta santa, ed è pertanto annoverato nel numero degli anni santi propriamente detti. E’ peraltro il primo anno santo celebrato dopo i Patti Lateranensi e il Concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede per sciogliere la ”questione romana”

Il papa degli anni santi, in: Pio XI: monumenti e opere, Città del Vaticano 1936

Gli anni santi di Pio XI

Pio XI ha celebrato due anni santi, quello ordinario del 1925 e quello straordinario del 1933, per i 1900 anni dalla Redenzione. Il giubileo del 1933 è il primo giubileo straordinario celebrato seguendo in ogni aspetto il cerimoniale del giubileo ordinario, ivi compreso il rituale della porta santa, ed è pertanto annoverato nel numero degli anni santi propriamente detti. E’ peraltro il primo anno santo celebrato dopo i Patti Lateranensi e il Concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede per sciogliere la ”questione romana”

Il papa degli anni santi, in: Pio XI: monumenti e opere, Città del Vaticano 1936

Storia delle canonizzazioni dell'anno santo 1925

Durante gli anni santi del XX secolo numerose sono state le beatificazioni e le canonizzazioni. Nel 1900 si contarono ben sei beatificazioni e due canonizzazioni, quelle di San Giovanni Battista de La Salle e di Santa Rita da Cascia. Nel 1925 si ricorda tra le altre quella di Santa Teresa di Lisieux.

Giovanni Minozzi, I santi dell'anno santo, Roma-Milano 1927

La prima canonizzazione dell'anno santo 1925

Durante gli anni santi del XX secolo numerose sono state le beatificazioni e le canonizzazioni. La prima santa canonizzata nel 1925 fu Santa Teresa di Lisieux.

Felici (fotog. Pontif.), La prima canonizzazione dell'anno santo 17 maggio: S. s. Pio XI proclama la canonizzazione di suor Teresa del bambino Gesù nella Basilica di San Pietro alla presenza di 40.000 persone, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 21, 24 maggio 1925

La Basilica di San Pietro illuminata a festa per una canonizzazione durante il giubileo del 1925

Durante gli anni santi del XX secolo numerose sono state le beatificazioni e le canonizzazioni.

Addobbo interno della Basilica di S. Pietro per una canonizzazione, in: Cronistoria dell'anno santo MCMXXV. Appunti storici, dati statistici, atti ufficiali, con appendice storico-bibliografica a cura della Segreteria generale del Comitato centrale, Roma 1928

Vita di pellegrini a Roma per il giubileo del 1925

Armando Bruni (fotog.), Lunghe teorie di donne salmodianti attraversano la piazza di San Pietro per la visita di rito alla Basilica, in: L'illustrazione italiana,a. LII, n. 16, 19 aprile 1925

Vita di pellegrini a Roma per il giubileo del 1925

Armando Bruni (fotog.), I pellegrini a Roma: fanciulle in candidi veli si recano a visitare il pontefice; sulla porta delle basiliche fotografi occasionali ritraggono i pellegrini; vecchie e fanciulle venute da lontani paesi per ottenere le indulgenze giubilari; i pellegrini tedeschi sfilano inquadrati salmodiando; i pellegrini stanchi del lungo girare sostano sui gradini delle chiese al tepido sole di aprile; intermezzi profani: gustare la cucina romanesca ed ammirare i capolavori della città eterna, in: L'illustrazione italiana,a. LII, n. 16, 19 aprile 1925

La luminaria a San Pietro per il giubileo del 1925

Le luminarie della cupola e della facciata di San Pietro e i fuochi pirotecnici di Castel Sant’Angelo erano spettacoli imperdibili, che forestieri e romani ammiravano dalle terrazze private dei palazzi nobiliari o dai punti di osservazione più alti della città.

Ugo Ojetti, La luminaria a San Pietro. Roma 17 maggio, in: Id., Cose viste, vol. III (1924-1925), Milano 1926

Le cerimonie della vigilia dell’anno santo del 1925

Le immagini mostrano i momenti essenziali della vigilia dell’anno santo come previsti da un cerimoniale consolidato. In particolare: la lettura della bolla, il rogito, la seconda promulgazione e la cerimonia della recognitio (il recupero della cassetta murata nella porta santa alla chiusura del giubileo precedente con dentro i relativi documenti, medaglie, sigilli e l’elenco dei donatori dei mattoni per la costruzione del muro). E’ anche visibile una medaglia commemorativa dell’anno santo che mostra il pontefice nell’atto di aprire la porta santa.

Felici (papal photogr.), La vigilia dell'anno santo, in: L'illustrazione italiana, a. LI, n. 51, 21 December 1924

I preparativi per l'illuminazione della cupola di San Pietro durante il giubileo del 1925

Le luminarie della cupola e della facciata di San Pietro e i fuochi pirotecnici di Castel Sant’Angelo erano spettacoli imperdibili, che forestieri e romani ammiravano dalle terrazze private dei palazzi nobiliari o dai punti di osservazione più alti della città.

Armando Bruni (fotog.), I preparativi per l'illuminazione della Basilica di San Pietro: la copertura della cupola animata dagli uomini che salgono e scendono per le sovrastrutture ad accendere i lumi, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 21, 24 maggio 1925

I preparativi per l'illuminazione della cupola di San Pietro durante il giubileo del 1925

Le luminarie della cupola e della facciata di San Pietro e i fuochi pirotecnici di Castel Sant’Angelo erano spettacoli imperdibili, che forestieri e romani ammiravano dalle terrazze private dei palazzi nobiliari o dai punti di osservazione più alti della città.

Armando Bruni (fotog.), I preparativi per l'illuminazione della Basilica di San Pietro: i "sampietrini" scendono in cordata lungo i costoni della cupola per l'accensione dei lanternoni e delle torce, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 21, 24 maggio 1925

I preparativi per l'illuminazione della cupola di San Pietro durante il giubileo del 1925

Le luminarie della cupola e della facciata di San Pietro e i fuochi pirotecnici di Castel Sant’Angelo erano spettacoli imperdibili, che forestieri e romani ammiravano dalle terrazze private dei palazzi nobiliari o dai punti di osservazione più alti della città.

Armando Bruni (fotog.), L'illuminazione della Basilica di San Pietro: un ardito sampietrino accende le fiaccole poste sulla croce che sovrasta la palla alla sommità della cupola a 139 metri di altezza, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 21, 24 maggio 1925

Le cerimonie della vigilia dell’anno santo del 1925

Le immagini mostrano i momenti essenziali della vigilia dell’anno santo come previsti da un cerimoniale consolidato. In particolare: la lettura della bolla, il rogito, la seconda promulgazione e la cerimonia della recognitio (il recupero della cassetta murata nella porta santa alla chiusura del giubileo precedente con dentro i relativi documenti, medaglie, sigilli e l’elenco dei donatori dei mattoni per la costruzione del muro). E’ anche visibile una medaglia commemorativa dell’anno santo che mostra il pontefice nell’atto di aprire la porta santa.

Felici (papal photogr.), La vigilia dell'anno santo, in: L'illustrazione italiana, a. LI, n. 51, 21 December 1924

L'apertura della porta santa il 24 dicembre 1924

In alto: la benedizione papale nella basilica di San Pietro. In basso: il cardinale Vannutelli, decano del Sacro Collegio, si reca in solenne processione alla Basilica di Santa Maria Maggiore per l'apertura della porta santa.

Felici (fotog. Pontif.), L'apertura della porta santa 24 dicembre, in: L'illustrazione italiana,a. LII, n. 1, 4 gennaio 1925 (L'anno Santo)

Il Papa inginocchiato prima di attraversare, da solo e per primo, la soglia della porta santa

Francesco Zaccaria (1774) spiega: “[...] scend’Egli senza Mitra di Trono, e presa in mano la Croce s’inginocchia avanti la Porta Santa [...], ed Egli solo entra il primo con candela accesa, e Croce nelle mani; [...]”.

Felici (fotog. Pontif.), Il Papa, tenendo nella destra la croce astata patriarcale e nella sinistra il cero acceso, inginocchiato sulla soglia della porta santa, intona il primo versetto del Te Deum, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 1, 4 gennaio 1925 (L'anno Santo)

La lastra della porta santa di San Pietro abbattuta d’un colpo solo (anno santo 1925)

Armando Bruni (fotog.), Mons. Pelizzo [sic], economo della Fabbrica di San Pietro, dà le ultime disposizioni per la manovra che farà cadere di un colpo la lastra che chiude la porta santa, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 1, 4 gennaio 1925 (L'anno Santo)

L'apertura della porta santa il 24 dicembre 1924

In alto: il Papa si appresta a battere i tre rituali colpi di martello. In basso: il Papa batte il primo colpo di martello sulla lastra di lavagna che chiude la porta santa.

Felici (fotog. Pontif.), L'apertura della porta santa 24 dicembre, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 1, 4 gennaio 1925 (L'anno Santo)

Il trono pontificio eretto nell'atrio della Basilica di San Pietro. A destra di chi guarda, la porta santa

Sono gli ultimi atti prima dell’apertura della porta santa. Franscesco Zaccaria (1774) racconta : “Il Pontefice arrivato al suo Trono, ch’è inalzato dirimpetto la gran Porta [...] ivi s’asside per poco; indi presentatogli dal Cardinale Penitenziere Maggiore un Martello d’oro lo prende colla man destra [e ...] percuote col Martello tre volte la medesima porta”

Felici (fotog. Pontif.), Il trono pontificio eretto nell'atrio della Basilica di San Pietro. A destra di chi guarda, la porta santa, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 1, 4 gennaio 1925 (L'anno Santo)

L’adorazione del pontefice nella Cappella Sistina, prima della cerimonia (anno santo 1925)

Nella Cappella Sistina si svolge dal XVI secolo una tappa del rituale di apertura dell’anno santo. Racconta Francesco Zaccaria nel 1774: “Il Papa, li Cardinali e li Vescovi vestiti dei Sacri Paramenti di color bianco [...] si uniscono alla Cappella Sistina, dove il Pontefice intuona il Veni Creator. Egli, e tutti li Cardinali [...] escono secondo il loro grado di anzianità, e s’incamminano verso il Portico degli Svizzeri”.

Felici (fotog. Pontif.), L’adorazione del Pontefice nella Cappella Sistina, prima della cerimonia, in: L'illustrazione italiana, a. LII, n. 1, 4 gennaio 1925 (L'anno Santo)

Lux mundi

La cupola di Michelangelo che Pio XI ha voluto illuminata a fiaccole nelle grandi occasioni (che presto sarà resa più visibilmente imponente dalla abolizione della spina dei borghi) è il simbolo della luce che il Cristianesimo ha portato sulla terra

Lux mundi, in: Pio XI: monumenti e opere, Città del Vaticano 1936

Lux mundi

"La cupola di Michelangelo che Pio XI ha voluto illuminata a fiaccole nelle grandi occasioni (che presto sarà resa più visibilmente imponente dalla abolizione della spina dei borghi) è il simbolo della luce che il Cristianesimo ha portato sulla terra"

Lux mundi, in: Pio XI: monumenti e opere, Città del Vaticano 1936

Il cardinale legato apre la porta santa di San Giovanni in Laterano (anno santo 1925)

Il cardinale Pompily compie la cerimonia dell'apertura della Porta Santa nella Basilica di S. Giovanni in Laterano, in: La domenica del corriere, a. XXVII, n. 2, 11 gennaio 1925

Le prime grandi cerimonie dell'anno santo 1925

Dopo l’apertura della porta santa in San Pietro il papa passa tra la folla sulla sedia gestatoria (anno santo 1925). L’utilizzo della sedia gestatoria, fortemente ridotto già con Paolo VI, fu definitivamente abbandonato con Giovanni Paolo II.

Dopo l'apertura della Porta Santa a S. Pietro. Il pontefice con la sua corte passa tra la folla orante, in: La domenica del corriere, a. XXVII, n. 2, 11 gennaio 1925

Guida di Roma per l'anno santo 1925

Mariano Borgatti, Borgo e S. Pietro nel 1300, nel 1600 e nel 1925, con illustrazioni del ten. col. Enrico Pollini, Roma 1925

Tutti i Papi da San Pietro a Pio XI. Cronologia con cenni biografici e ritratti pubblicata in occasione dell'anno santo 1925

Tutti i Papi da San Pietro a Pio XI. Cronologia con cenni biografici e ritratti pubblicata in occasione dell'anno santo 1925, Milano 1925

Album celebrativo del Giubileo del 1925 edito dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano

Federico Garofoli, Anno jubilaei Romae MCMXXV, Milano 1925

Numero speciale della rivista illustrata "Il secolo XX" interamente dedicato all'anno santo 1925

La rivista, iniziata nel 1902 con cadenza mensile, e trasformatasi in settimanale nel 1928, dedica un numero speciale all'anno santo 1925.

Il secolo XX: rivista mensile illustrata, numero speciale interamente dedicato all'anno santo, Milano 1925
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Percorso della mostra

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