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La Mostra    Il viaggio, la visita, il racconto    Guide, itinerari, pubblicazioni d'occasione

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L'invenzione della stampa a caratteri mobili

Il giubileo del 1475 fu il primo a poter usufruire di una recente invenzione: la stampa a caratteri mobili, messa a punto dal tedesco Johannes Gutenberg nel 1455. La stampa si rivelò presto uno straordinario strumento di diffusione di notizie, idee e saperi e i giubilei furono da allora in avanti l'occasione per la pubblicazione di diversi generi di prodotti editoriali, da quelli ufficiali, rituali e normativi, tra cui naturalmente le bolle di indizione, a quelli devozionali come libretti di preghiere o istruzioni per lucrare le indulgenze, a quelli destinati ad un pubblico più colto, che per prepararsi a vivere pienamente il giubileo, ne voleva conoscere le ragioni e la storia

Brigida di Svezia (santa), Orationes sancte Brigitte, cum oratione sancti Augustini, Roma 1495 ca

I "Mirabilia Romae" nell'edizione stampata a Treviso per il giubileo del 1475

Uno dei filoni editoriali più ricchi e longevi nella storia dei giubilei è rappresentato dalle guide della città di Roma che da sempre accompagnano i pellegrini alla scoperta delle meraviglie della città. Già nel medioevo avevano avuto una notevole circolazione manoscritta i cosiddetti "Mirabilia Urbis" (o "Mirabilia Romae"), le cui redazioni più antiche risalgono al XII secolo. Si tratta di brevi descrizioni dei più significativi monumenti sacri e pagani della città e della sua storia, opera di grammatici ed eruditi che mettevano insieme notizie vere, tradizioni leggendarie e ricostruzioni fantastiche, ma animate, rispetto ai più antichi itinerari e cataloghi di monumenti e chiese, da un vivo interesse per l'antichità di Roma e il fascino da essa esercitato. I prototipografi ne colsero l'importanza e contribuirono ad accrescere il loro successo, stampandone oltre cento edizioni a partire dagli anni settanta del Quattrocento. Negli anni Quaranta del Cinquecento i "Mirabilia Urbis" cambiano forma e comprendono, accanto alla storia e alle descrizioni dei monumenti di Roma, gli itinerari devozionali cristiani. Nascono le "cose maravigliose", un nuovo modello di guida che cerca di conciliare le curiosità storico artistiche dei viaggiatori con le esigenze d'informazione dei pellegrini relative a chiese, stazioni e reliquie, fino ad allora soddisfatte da "Indulgentiae" e "Itineraria"

Mirabilia Romae, Treviso 1475Biblioteca Apostolica Vaticana, Inc. IV. 336 (int. 1) (©2016 Biblioteca Apostolica Vaticana)

"Il sollazzo del pellegrino": una guida di Roma in inglese

Tra il 1447 e il 1452 l'agostiniano John Capgrave scrive una guida di Roma per i pellegrini inglesi: il sollazzo del pellegrino. Ritenuta perduta e riscoperta solo all’inizio del Novecento, rappresenta uno degli ultimi esempi di guide medievali della città. Pur sostanzialmente fedele ai generi codificati dei "Mirabilia Urbis" e dei libri di indulgenze e reliquie, è arricchita delle notazioni personali dell'autore che fu a Roma durante il pontificato di Niccolò V.

John Capgrave, Ye solace of pilgrimes, a description of Rome, circa 1450, London 2012 (ristampa anastatica dell'ed. London 1911)

L'"Opusculum de mirabilibus novae & veteris urbis Romae" di Francesco Albertini

Nel 1510 viene pubblicata a Roma quella che è considerata una vera e propria antesignana delle guide romane rinascimentali: l'Opusculum de mirabilibus novae & veteris urbis Romae, opera di un erudito sacerdote fiorentino, Francesco Albertini, già autore di un Memoriale di molte statue e pitture della città di Firenze. Trasferitosi a Roma, Albertini fu incaricato dal cardinale Galeotto Francini della Rovere, che favorì la cultura a Roma durante il pontificato dello zio Giulio II, di scrivere una guida della città. L'Opusculum è diviso in due parti, e se la prima, relativa alle antichità romane, non presenta caratteri di particolare novità rispetto alle guide medievali, la seconda, dedicata alla Roma moderna, descrive per la prima volta gli interventi urbanistici promossi dai pontefici Niccolò V, Sisto IV e, soprattutto, Giulio II, dedicatario dell'opera.

Francesco Albertini, Opusculum de mirabilibus novae & veteris urbis Romae..., Roma 1510

Le "Antichità di Roma" attribuite ad Andrea Palladio

Il trattato delle Antichità di Roma, redatto forse già in vista del giubileo del 1550 da un autore che, sotto lo pseudonimo di Andrea Palladio, nasconderebbe l'identità di Giovanni Tarcagnota, umanista e antiquario di Gaeta, fu stampato per la prima volta a Venezia nel 1554. Nella lettera ai lettori, lo pseudo-Palladio racconta che avendo avuto per le mani "un libretto intitolato le cose meravigliose di Roma", ed avendolo trovato "tutto pieno di strane bugie" aveva deciso di venire incontro al desiderio dei più "d'intendere veramente l'antiquità et altre cose degne di così famosa città". L'opera, che guardava alla città antica con maggiore consapevolezza storica, ebbe effettivamente uno straordinario successo e non solo fu stampata autonomamente dodici volte in cinquant'anni, ma dal 1563 fu anche inserita nelle edizioni delle "Cose meravigliose".

Giovanni Tarcagnota (pseud. Andrea Palladio), L'antichita di Roma di m. Andrea Palladio, raccolta brevemente da gli auttori antichi, & moderni. Di nuovo ristampata et corretta, Venezia 1565

"Le cose meravigliose dell'alma città di Roma" per il giubileo del 1575

In occasione del giubileo del 1575, per fare da guida ai pellegrini furono pubblicate ben dieci edizioni delle "Cose meravigliose" della città di Roma. Queste guide si erano arricchite nel tempo ed avevano ormai assunto una forma stabile che comprendeva la descrizione delle chiese, stazioni e reliquie; il trattato per acquisire le indulgenze; la "guida romana" (un breve itinerario per la visita della città in tre giornate); la cronologia dei pontefici, dei re e degli imperatori romani e dei principi cristiani; le Antichità di Roma di Palladio/Tarcagnota; l'elenco delle poste principali per il cambio dei cavalli. In alcune delle edizioni pubblicate per l'anno santo del 1575 i tipografi aggiunsero anche la lettera pastorale del 10 settembre 1574 indirizzata ai diocesani dall'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, con la quale li esortava a compiere il pellegrinaggio a Roma in occasione dell'imminente giubileo.

Le cose maravigliose dell'alma città di Roma dove si tratta delle chiese, stationi, & reliquie de' corpi santi che vi sono. Con un trattato d'acquistar l'indulgentie. La guida romana che insegna facilmente a i forastieri a ritrovare le più notabil cose di Roma. Li nomi de i sommi pontefici, imperadori, & altri principi christiani. L'antichità di Roma brevemente raccolta. Et un discorso sopra i fuochi degli antichi. Tutti novamente purgati, & corretti. Et una epistola del cardinale Borromeo del giubileo dell'anno santo, Roma 1575

La prima guida di Roma corredata di xilografie, opera di Girolamo Franzini

Nel 1588 l'incisore ed editore Girolamo Franzini realizza la prima edizione delle "Cose meravigliose" illustrata con 143 piccole xilografie, a lungo riutilizzate nelle guide successive e particolarmente preziose poiché rappresentano le chiese di Roma prima delle grandi trasformazioni del '600. L'edizione di Franzini si distingue dalle precedenti anche per il contenuto, poiché se da una parte mantiene la struttura ormai consolidata delle "Cose meravigliose", dall'altra ne fa ampliare e attualizzare il testo dal frate agostiniano Santi Solinori da Monte San Savino, con riferimenti alla Roma coeva e al pontificato di Sisto V, evidenti fin dal frontespizio, dove fanno bella mostra di sé i grandi obelischi simbolo della politica urbanistica di papa Peretti

Le cose maravigliose dell’alma città di Roma, dove si veggono il movimento delle guglie, & gli acquedotti per condurre l’acqua felice, le ample. & commode strade, fatte à beneficio publico dal Santissimo Sisto V p.o.m., et si tratta delle chiese, rappresentate in disegno da Gieronimo Francino, con le stationi, & reliquie de' corpi santi che vi sono, et un trattato del modo d’acquistare l’indulgenze... L’antichità di Roma brevemente raccolta..., nuovamente corretti & purgati da molti errori, & ampliate dal reverendo padre fra Santi de Sant'Agostino, Venezia 1588

"Le cose meravigliose dell’alma città di Roma" per il giubileo del 1600

Le cose meravigliose dell’alma città di Roma, dove si tratta delle chiese, stationi, & reliquie de’ corpi santi, che vi sono. Con la guida romana, che insegna facilmente à forastieri di ritrovare le più notabil cose di Roma. Con le poste d’Italia. I nomi de' sommi pontefici, imperatori, & altri prencipi christiani. Et di nuovo corretto, & ampliato con le cose notabili fatte da papa Sisto quinto, & da papa Clemente ottavo..., Roma 1600

Edizione in francese delle "Cose meravigliose" per il giubileo del 1750

Les marveilles de la ville de Rome où est traitè des eglises, stations, & reliques des corps saints qui y sont, avec la guide qui enseigne aux estrangers à aysement trouver les choses plus remarquables de Rome. Ensemble les noms des papes, empereurs & autres princes chrestiens. Novellement corrigè, & amplifiè: avec un addition da la restauration des eglises.... Beaoucoup corrigè, & augmentè en cette impression. On y a ajoutè la guide des chemins de Rome aux principales villes d'Italie, & lieux circonvoisins, avec voyage de S. Jacque en Galice..., Roma 1750

Edizione in spagnolo delle "Cose meravigliose" della città di Roma

Compendio de las cosas mas particulares de la Santa ciudad de Roma con la noticia de sus iglesias, estaciones, reliquias, cuerpos de santos, i dotes para donzellas pobres que ai en ella. Guia puntual para que los forasteros hallen con facilidad sus mas notables maravillas, nombres de sumos Pontifices, Emperadores, i Reyes Christianos de la Europa. De nuevo corregido, i aumentado de laminas, i los dias de las postas de Roma para Espana, Roma 1769

L'Itinerario d'Italia di Franz Schott

L'Itinerario d'Italia del giureconsulto Franz Schott fu pubblicato in lingua latina ad Anversa in occasione del giubileo del 1600, come guida per i pellegrini che si sarebbero recati in Italia per l'anno santo. Si tratta della prima guida che accompagna i viaggiatori in Italia affiancando, alle informazioni su percorsi e distanze tipiche delle guide postali, notizie storiche e artistiche. L'opera ebbe un enorme successo editoriale, fu tradotta in italiano, francese e inglese e corredata da un ricco apparato di piante e carte.

Franz Schott, Itinerarii Italiae rerumq. romanarum libri tres..., Antwerpen 1600

Edizione italiana dell'Itinerario d'Italia di Franz Schott

La prima edizione italiana dell'Itinerario d'Italia di Franz Schott fu pubblicata a Venezia nel 1610 e recava erroneamente sul frontespizio l'attribuzione dell'opera al più noto Andrea, gesuita, filologo e antiquario, fratello di Franz. L'errore fu ripetuto in tutte le edizioni italiane fino al 1650.

Franz Schott, Itinerario, overo nova descrittione de' viaggi principali d'Italia, nella quale si hà piena notitia di tutte le cose più notabili e degne d'esser vedute..., Vicenza 1622

"I tesori nascosti dell'alma città di Roma", di Ottavio Panciroli pubblicati per il giubileo del 1600

In occasione del giubileo del 1600, il teologo reggiano Ottavio Panciroli pubblica un'opera che, nelle intenzioni dell'autore espresse nella lettera ai lettori, si pone in esplicita contrapposizione con la recente edizione delle "Cose meravigliose", rivista ed ampliata dal frate agostiniano Santi Solinori. L'opera comprende un breve trattato sul giubileo, sua origine e sue cerimonie, un capitolo sulle catacombe, uno dedicato a titoli, diaconie e vescovati dei cardinali, ed uno alle stazioni. La parte più nuova ed importante dell'opera, per ampiezza e credibilità della trattazione, è quella relativa alle chiese di Roma, alla quale attingeranno largamente i suoi successori. Panciroli intende fornire un quadro completo delle chiese di Roma, organizzando in ordine alfabetico la descrizione di 313 chiese, contro le 141 comprese nelle "Cose meravigliose"

Ottavio Panciroli, I tesori nascosti dell'alma città di Roma raccolti, e posti in luce per opera d'Ottavio Panciroli teologo da Reggio, Roma 1600

Il "Trattato nuovo delle cose meravigliose dell'alma città di Roma" di Pietro Martire Felini

Edizione "economica" del Trattato di Pietro Martire Felini, pubblicata dagli eredi Franzini nello stesso anno della prima edizione, illustrata in gran parte con xilografie edite da Girolamo Franzini nel 1588. Nella lettera ai lettori gli editori dichiarano "n'è parso bene di nuovo mandar in luce la detta opera senza figure... credendo di certo così sodisfar'à tutti, acciò chi non ha commodità di comperare la detta opera figurata, possi applicarsi per minor spesa à questa". Anche l'edizione "economica", tuttavia, presenta un seppur limitato apparato iconografico: dieci immagini dei santi, incise su legno, introducono i testi relativi alle nove chiese (più una, Santa Maria del Popolo già indicata da Sisto V in alternativa a San Sebastiano fuori le mura). Seguono: la descrizione di oltre 300 chiese di Roma, per le quali Felini guarda a Panciroli; la Guida romana in cui, pur dando largo spazio alle antichità, si descrivono anche le grandi realizzazioni di Sisto V e del pontefice regnante Paolo V Borghese; le Antichità di Palladio/Tarcagnota aggiornate al presente nei capitoli sulle inondazioni del Tevere, sulle acque, sulle statue. L’opera di Felini ebbe un immediato successo e, oltre alla edizione economica, nello stesso 1610 si stampò la traduzione spagnola; nel 1615 si procedette alla ristampa, nel 1619 ad una nuova edizione in spagnolo e per il giubileo del 1625 ad una nuova edizione aggiornata.

Pietro Martire Felini, Trattato nuovo delle cose maravigliose dell’alma città di Roma, diviso in due parti. Nella prima si discorre brevemente delle cose più essentiali appartenenti a trecento & più chiese. Nella seconda con facilità, & bellissimo ordine si mostrano, & dichiarano tutte l’antichità della detta alma città. Composto da f. Pietro Martire Felini da Cremona dell’Ordine de’ Servi, Roma 1610

La "Descriptio urbis Romae novissima" di Giovanni Maggi

Nel 1600 venne realizzata per i pellegrini del giubileo una pianta della città, incorniciata come in un polittico da otto vignette, rappresentanti la cerimonia d'apertura della Porta Santa di San Pietro e le sette chiese principali della città. Come testimoniano le numerose ristampe, tra le quali quella del 1672 qui esposta, la pianta, opera dell'incisore romano Giovanni Maggi, ebbe un notevole successo commerciale, poiché il formato ridotto e la presenza di brevi note storico-descrittive ne consentivano l'uso come guida al pellegrinaggio.

Giovanni Maggi, Descriptio urbis Romae novissima a. D. MDCLXXII, Roma 1672

Il "Ritratto di Roma moderna" di Pompilio Totti

La guida romana di Pompilio Totti presenta rispetto ai precedenti due evidenti novità: si articola in due diversi volumi, redatti e editi in momenti separati, ma che si completano l'un l'altro: il "Ritratto di Roma antica" (1627) e quello di Roma moderna (1638); e, per la realizzazione dell'apparato illustrativo, si utilizza per la prima volta in maniera sistematica il più raffinato strumento calcografico. Il volume dedicato alla Roma moderna abbandona lo schema classico della guida, a favore di un itinerario organizzato per giornate e rioni, nel quale la descrizione delle chiese, pur avendo come ovvio riferimento l'opera di Panciroli, fonde gli aspetti architettonici e artistici con quelli relativi alla origine, alla storia e alla amministrazione delle chiese, nonché alle Compagnie e Confraternite alle quali esse appartenevano. I due volumi del Ritratto continuarono ad essere pubblicati, anonimi, per sessant'anni a cura degli editori de’ Rossi ed ebbero anche traduzioni in tedesco e olandese. L’esemplare esposto appartiene all'edizione del 1652, aggiornata con le notizie e le immagini delle opere promosse da Innocenzo X: la Fontana dei Fiumi a piazza Navona, il Laterano rinnovato per il giubileo del 1650, gli affreschi di Pietro da Cortona per la Chiesa Nuova, appena compiuti. La lastra utilizzata per incidere il frontespizio calcografico della prima edizione viene riutilizzata nel 1652 in funzione di antiporta, eliminando i dati tipografici originali presente nel margine inferiore della lastra.

Pompilio Totti, Ritratto di Roma moderna... in questa nuova editione accresciuto, e migliorato in molti luoghi, Roma 1652

"Roma ricercata nel suo sito" di Fioravante Martinelli, pubblicata in occasione del giubileo del 1650

La "Roma ricercata nel suo sito" di Fioravante Martinelli rappresenta un vero e proprio best seller nel panorama editoriale del Sei-Settecento. Si tratta di una guida di divulgazione, breve, agile anche nel formato (minuscolo), scritta per un pubblico di "forestieri" colti, con poco tempo da dedicare alla visita della città, da un autore dotto e ben informato (poligrafo, protetto del cardinale bibliotecario della Vaticana, amico di Borromini), che "offre in poche pagine una comoda visione d’insieme delle cose più interessanti della Città eterna". Martinelli propone dieci itinerari che partono e si concludono giornalmente da via dell'Orso e via Tor di Nona, dove sorgevano il maggior numero di alberghi e locande della città. Edita per la prima volta nel 1644, in occasione del giubileo del 1650 se ne stampò a Roma una nuova edizione arricchita da un breve racconto dell'anno santo e due incisioni. La prima riproduce il verso della medaglia fatta coniare l'anno precedente da Innocenzo X, che riproduceva l'obelisco di Piazza Navona. La seconda, già nella "princeps", rappresenta una curiosità e raffigura un’antica sedia in porfido, forata al centro, tuttora esistente nel chiostro di S. Giovanni in Laterano, un tempo falsamente collegata alla leggenda della papessa Giovanna, che Martinelli confuta in alcune pagine di dotte citazioni.

Fioravante Martinelli, Roma ricercata nel suo sito, et nella scuola di tutti gli antiquarii, e descritta con breve, e facil modo per visitare li luoghi antichi e moderni della città... Seconda impressione revista, corretta, & aggiunta dall’autore in molti luoghi, accresciuta dal modo di acquistare il giubileo dell’anno santo M. DC. L, Roma 1650

"Roma ricercata nel suo sito" di Fioravante Martinelli e l'edizione economica stampata in occasione del giubileo del 1725

In occasione dell'anno santo 1725, ad ottant'anni di distanza dalla "princeps", vennero stampate in Roma due diverse edizioni della guida di Fioravante Martinelli: l'una pubblicata a spese di un colto libraio romano, Giuseppe Sangermano Corvo, che vi aggiunse di propria mano informazioni relative alle nuove opere realizzate in città, è una bella edizione arricchita da un ricco e raffinato apparato iconografico; l'altra, cui l'esemplare del Senato appartiene, è un'edizione economica destinata ad un pubblico più vasto e meno abbiente, stampata su carta di scarsa qualità e illustrata da numerose xilografie dal tratto grossolano.

Fioravante Martinelli, Le magnificenze di Roma antica, e moderna ricercate nel proprio sito con tutte le cose notabili ch’in essa si trovano, cioè chiese, monasterj, ospedali... teatri, anfiteatri..., fori..., palazzi, statue..., musei, pitture..., Roma 1725

Il "Mercurio errante" di Pietro Rossini

Ad esigenze pratico-divulgative e ad un pubblico di forestieri si rivolgeva anche "Il Mercurio errante" dell'antiquario pesarese Pietro Rossini, che sembra svolgesse la professione di cicerone per i viaggiatori tedeschi a Roma. La guida, agile e di piccolo formato, si distingueva per l'originalità dell'impostazione. Divisa in tre parti, la prima era dedicata ai palazzi e ai loro tesori, con notizie particolarmente utili per la storia delle collezioni private romane; la seconda a ville e giardini; la terza alle antichità di Roma, al termine della quale era inserita una breve descrizione delle nove chiese principali della città. La prima edizione uscì nel 1693 e divenne in breve tempo molto popolare, conoscendo nuove dieci edizioni in poco meno di cent'anni, ciascuna aggiornata con le notizie di palazzi di recente costruzione e di eventuali passaggi di proprietà. Dopo il 1700 venne aggiunto in fine un capitolo "delle fabbriche fatte da Innocenzo XII". Nel 1725 fu pubblicata la quarta edizione, aperta da una bella antiporta allegorica.

Pietro Rossini, Il Mercurio errante delle grandezze di Roma, tanto antiche che moderne... In questa quarta edizione megliorato, ed accresciuto, con l’aggiunta delle fabriche fatte in Roma, e fuori fin’al presente pontefice regnante Benedetto XIII, Roma 1725

"Roma antica e moderna": la guida per rioni di Roisecco

La guida in tre volumi riccamente illustrati, pubblicata ad istanza di Gregorio Roisecco nel 1745, è stata definita da Schudt "una delle più belle e ricercate guide di Roma del ’700". Con chirografo del 18 maggio 1743, Benedetto XIV aveva definito i confini dei rioni della città, fissando i loro nomi e i relativi stemmi in oltre duecento targhe stradali, ancora oggi visibili nel centro storico della città. La guida di Roisecco, che nasce in questo contesto, presenta per la prima volta una organizzazione narrativa per rioni invece che per giornate o argomenti, e fonde le descrizioni di Roma antica e di Roma moderna, che procedono insieme secondo l'ordine in cui le meraviglie (pagane, sacre o profane che siano) si presentano al visitatore lungo il percorso. Un terzo volume, dedicato alla descrizione dei riti degli antichi Romani, forniva al pubblico colto e raffinato della guida una sintesi storica esauriente delle leggi, le istituzioni, l'organizzazione sociale e militare e la religione dell’antica Roma, nonché la cronologia di re, imperatori e pontefici.

Roma antica e moderna o sia nuova descrizione della moderna città di Roma, e di tutti gli edifizi notabili, che sono in essa, e delle cose più celebri, che erano nella antica Roma... Abbellita con duecento e più figure in rame, con curiose notizie istoriche, e con la cronologia di tutti li sommi pontefici, re, consoli e imperadori romani. Accresciuta in questa nuova edizione di un tomo terzo..., Roma 1745

Edizione dell'"Itinerario istruttivo" di Giuseppe Vasi, curata dal figlio Mariano

Nel 1773 Giuseppe Vasi aveva dato alle stampe la prima edizione francese della sua guida, che grazie alla presenza del raffinato apparato iconografico pur nel formato ridotto, e ad una modernissima politica commerciale, aveva avuto uno straordinario successo editoriale. Dopo la morte dell'autore nel 1782, il figlio Mariano continuò a pubblicare la guida in entrambe le lingue, in edizioni corrette, aumentate e arricchite di tavole incise, che nel 1804 furono fornite anche di didascalie bilingui.

Mariano Vasi, Itinerario istruttivo di Roma o sia descrizione generale delle opere più insigni di pittura, scultura e architettura e di tutti i monumenti antichi, e moderni di quest'alma città, e parte delle due adiacenze..., Roma 1794

L'"Itinerario istruttivo" e il "Tesoro sagro e venerabile" di Giuseppe Vasi

Nel 1763 escono a Roma i due volumi di una piccola guida in otto giornate scritta e magnificamente illustrata da uno degli incisori più noti del Settecento: Giuseppe Vasi. Egli aveva da poco concluso la pubblicazione dell'opera che gli avrebbe regalato fama eterna, ovvero i dieci volumi Delle magnificenze di Roma antica e moderna che, nelle oltre duecento vedute incise della città e dei suoi monumenti, rappresentano una delle testimonianze visive più importanti della Roma dell'epoca. Con una modernissima operazione commerciale, la guida presentava fin dal titolo (Itinerario istruttivo diviso in otto giornate per ritrovare con facilità tutte le antiche e moderne Magnificenze di Roma) continui riferimenti all'opera maggiore, richiamata nelle indicazioni dei numeri delle tavole corrispondenti ai vari passaggi testuali e nei piccoli rami incisi, che riprendevano, in miniatura, alcune delle vedute delle Magnificenze. Questa prima edizione fu seguita, nel 1771, da una nuova redazione della guida (con il titolo di Tesoro sagro e venerabile) che mantenendo lo stesso schema in giornate, gli stessi itinerari e i riferimenti alle tavole dell'opera maggiore, era destinata, con certo anticipo, ai pellegrini che avrebbero raggiunto Roma per il giubileo del 1775. Per tale motivo, era stata arricchita la descrizione delle chiese e aggiunta, in fine, una parte dedicata alla storia dei giubilei, alle pratiche per lucrare le indulgenze nelle basiliche maggiori, alle opere pie, alla Via Crucis e ad altri esercizi di pietà. Nell'esemplare esposto, mutilo di questa ultima parte, è stato coperto sul frontespizio il riferimento al giubileo del 1775: si tratta di una probabile "contraffazione libraria" volta ad ingannare il compratore proponendo l'acquisto dell'opera in una edizione illusoriamente completa.

Giuseppe Vasi, Tesoro sagro e venerabile cioè le basiliche, le chiese, i cimiterj e i santuarj di Roma... raccolti e con brevità descritti da Giuseppe Vasi... per disposizione ed apparecchio del prossimo anno del giubbileo MDCCLXXV, Roma 1771

Edizione in francese dell'"Itinerario istruttivo" di Giuseppe Vasi

Nel 1773 Giuseppe Vasi aveva dato alle stampe la prima edizione francese della sua guida, che grazie alla presenza del raffinato apparato iconografico pur nel formato ridotto, e ad una modernissima politica commerciale, aveva avuto uno straordinario successo editoriale. Dopo la morte dell'autore nel 1782, il figlio Mariano continuò a pubblicare la guida in entrambe le lingue, in edizioni corrette, aumentate e arricchite di tavole incise, che nel 1804 furono fornite anche di didascalie bilingui.

Giuseppe Vasi, Itinéraire instructif de Rome en faveur des étrangers qui souhaitent connoitre les ouvrages de peinture, de sculpture & d'architecture, & tous les monumens antiques & modernes de cette ville. Avec une description de ce qu'il y a de plus remarquables aux environs... Cinquième édition corrigée, augmentée & enrichie de planches par Mariano Vasi,Roma 1786

La guida di Roma di Angelo Uggeri

Il "Catalogo delle antichità, belle arti e curiosità di Roma" di Angelo Uggeri comprende tre tavole litografate a colori che rappresentano romani in costume tipico, e alcune pagine lasciate appositamente bianche per accogliere eventuali appunti di viaggio.

Ferrari, Trasteverino, in: Angelo Uggeri, Catalogue des antiquités beaux arts et curiosités de Rome et des environs, Roma 1817 [?]

I libri rossi di Murray, Baedecker e del Touring Club Italiano

Intorno alla metà del XIX secolo, diversi editori europei nei vari paesi (Inghilterra, Germania, Francia) iniziano a produrre un nuovo genere di guide, che viene incontro alle esigenze dei viaggiatori moderni. Così accanto alle notizie storico-artistiche assumono grande importanza le informazioni di tipo pratico, dai trasporti ai documenti necessari per il viaggio, dagli alberghi ai ristoranti, i caffè, i mercati, dai servizi postali a quelli medici. Il primo di questi manuali di viaggio è "A handbook of Rome and its environs" pubblicato a Londra nel 1843 da John Murray, considerato l'inventore della guida turistica tascabile moderna.

John Murray, A handbook of Rome and its environs, 9 ed., London 1869

I libri rossi di Murray, Baedecker e del Touring Club Italiano

Alla guida Murray si rifà quella stampata in Germania dall'editore Karl Baedeker, che, a partire dagli anni '60 dell'Ottocento ebbe edizioni in tedesco, in francese e anche in inglese. Un manuale di viaggio ritenuto talmente indispensabile dai viaggiatori inglesi in Italia da essere magistralmente raccontato nelle pagine di Camera con vista di Edward Morgan Foster.

Karl Baedeker, Italie centrale y compris Rome et ses environs. Manuel du voyageur..., 11 ed., Leipzig 1897

I libri rossi di Murray, Baedecker e del Touring Club Italiano

A questo genere di guide si ispira quella italiana pubblicata dal Touring Club ai primi del Novecento. L'esemplare qui riprodotto è tratto dall'edizione pubblicata nell'anno santo del 1950.

Touring Club Italiano, Guida d'Italia. Roma e dintorni, Milano 1950

"De origine et progressu celebritatis anni iubilei" di Francesco Maria Febei

Nel 1675, l'arcivescovo di Tarso Francesco Maria Febei, primo maestro di cerimonie pontificie, scrive, ad instruendum animum imminente anno iubilei,un'erudita dissertazione latina su origine, storia e riti dell'anno santo, in una bella edizione illustrata, dedicata al pontefice Clemente X, e destinata ad un pubblico colto e raffinato.

Francesco Maria Febei, De origine et progressu celebritatis anni iubilei Franc. Maria Phoebeus urbevetanus... ad instruendum animum imminente anno iubilei MDCLXXV, Roma 1675

Le "Notizie istoriche delle quattro basiliche di Roma" di Giovanni Battista Vaccondio

In occasione del giubileo del 1700, il giurista romano padre Giovanni Battista Vaccondio scrive quella che lui stesso definisce "una dotta curiosità dell'erudizioni ecclesiastiche" che "possa riuscir grata...à coloro che concorrono à Roma per acquistare i tesori delle sante indulgenze". Il volumetto si apre con un breve trattato sull'anno santo (origine, storia e cerimonie) cui segue la descrizione delle quattro basiliche patriarcali.

Giovanni Battista Vaccondio, Notizie istoriche delle quattro basiliche di Roma... con un breve trattato dell'anno di remissione e sua origine..., Roma 1700

"La storia dell'anno MDCCL"

"La storia dell'anno", diffusissimo almanacco con cadenza annuale, stampato a Venezia (sotto il falso luogo di Amsterdam) a partire dal 1836, riporta le notizie degli avvenimenti principali dell'anno concluso, attingendo a giornali italiani e stranieri. Il volume relativo al 1750 dedica ampio spazio all'anno santo appena celebrato da Benedetto XIV.

La storia dell'anno MDCCL divisa in quattro libri. Dove veggonsi gli avvenimenti principali del medesimo anno, e spezialmente, la celebrazione del Giubbileo di Roma, i maneggi per istornare la guerra del settentrione, per le cose dell'Impero germanico, per finire le differenze vigenti tra la Spagna e l'Inghilterra per il commerzio, per comporre la contesa risorta tra la Francia e l'Inghilterra..., Amsterdam [ma Venezia] 1750

"Del Giubileo narrazione istorica colla esposizione delle bolle" di Giuseppe Francesco Scarrone

Prima edizione di un'opera storica sui giubilei, pubblicata in vista dell'anno santo del 1825 da un autore indicato con le iniziali G.F.S. e il titolo di conte di Revigliasco e Celle, da identificarsi con l'avvocato generale del re di Sardegna, Giuseppe Francesco Scarrone.

Giuseppe Francesco Scarrone, Del Giubileo narrazione istorica colla esposizione delle bolle, costituzioni, notificazioni, indulti e circolari più essenziali dei sommi pontefici al medesimo relative e di altre interessanti notizie sullo stesso oggetto, a s.s. r. m. Maria Cristina di Borbone infanta delle due Sicilie, regina di Sardegna ec. ec. ec., Torino 1824

"Le istituzioni di pietà che si esercitano a Roma" di Guglielmo Costanzi

Poiché a Roma in ogni angolo "si trova motivo di assistere e praticare opere religiose" nel 1825 il sacerdote Guglielmo Costanzi scrive due volumi dedicati alle istituzioni di pietà romane, "per contezza degli esteri che vengono in questa città nell'anno del giubileo". Chiese, collegi, ospedali, catacombe, luoghi santi sono descritti in virtù di riti, cerimonie, opere religiose ed esercizi spirituali che vi si compiono, non essendo intenzione dell'autore "di formare dei suoi lettori altrettanti antiquari, i quali venissero in Roma per acquistare cognizione di belle arti, ma soltanto dei divoti, che passeggiassero questa città per ritrovare pascolo al loro religioso spirito".

Guglielmo Costanzi, Le istituzioni di pietà che si esercitano in Roma con una breve notizia de' santuari che si venerano in essa, recate specialmentea contezza degli esteri che vengono in questa città nell'anno del giubileo..., 2 voll., Roma 1825

L'"Itinerario" per visitare le chiese di Roma di Alessandro Rufini

L'erudito romano Alessandro Rufini, autore, tra l'altro, di un "Dizionario etimologico-storico delle strade, piazze, borghi e vicoli della città di Roma" e delle "Notizie storiche intorno alla origine dei nomi di alcune osterie, caffè, alberghi e locande esistenti nella città di Roma", è l'artefice di questa sorta di stradario scritto a beneficio dei forestieri ma anche dei romani, che dato il gran numero di chiese in città non sempre saprebbero raggiungerle senza l'ausilio di un cicerone. Per ogni chiesa censita, in ordine alfabetico, Rufini fornisce l'itinerario con le vie e le piazze da percorrersi per raggiungerla, partendo sempre dal cuore della città, individuato in Piazza Colonna.

Alessandro Rufini, Itinerario ossia metodo facile e sicuro di visitare senza altra guida le chiese di Roma, Roma 1851

Guida per il viaggiatore cattolico

Edouard de Bleser, Rome et ses monuments. Guide du voyageur catholique dans la capitale du monde chrétien... Quatrième edition augmentée d’un itinéraire à Rome distribué en seize groupes par l’abbé Jean Roger... et d’un plan illustré de la ville par Carlo Marre..., Louvain, Paris, Roma 1881

Manuale storico-teorico-pratico del giubileo in occasione dell'anno santo 1900

Alessandro di S. Teresa, Manuale storico-teorico-pratico del giubileo in occasione dell'anno santo 1900, aggiunte per esteso le cerimonie e le preci dell'apertura e chiusura delle porte sante..., Milano 1899

Guida di Roma per l'anno santo 1925

Mariano Borgatti, Borgo e S. Pietro nel 1300, nel 1600 e nel 1925, con illustrazioni del ten. col. Enrico Pollini, Roma 1925

Tutti i Papi da San Pietro a Pio XI. Cronologia con cenni biografici e ritratti pubblicata in occasione dell'anno santo 1925

Tutti i Papi da San Pietro a Pio XI. Cronologia con cenni biografici e ritratti pubblicata in occasione dell'anno santo 1925, Milano 1925

Album celebrativo del Giubileo del 1925 edito dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano

Federico Garofoli, Anno jubilaei Romae MCMXXV, Milano 1925

Numero speciale della rivista illustrata "Il secolo XX" interamente dedicato all'anno santo 1925

La rivista, iniziata nel 1902 con cadenza mensile, e trasformatasi in settimanale nel 1928, dedica un numero speciale all'anno santo 1925.

Il secolo XX: rivista mensile illustrata, numero speciale interamente dedicato all'anno santo, Milano 1925

Storia aneddotica dei romani pontefici pubblicata in occasione dell'anno santo straordinario del 1933

Tutti i Papi attraverso le curiosità e gli aneddoti, Torino-Roma 1933

Visione panoramica della Città del Vaticano nel 1933

Silvio Eroli, Forma vaticanae urbis a Sylvio Eroli delineata a. D. MDCCCCXXXIII, Roma 1933

Le pubblicazioni per i pellegrini del giubileo del 1950, pubblicate e distribuite dal Comitato centrale dell’anno santo

Comitato centrale anno santo, Libro del pellegrino: anno santo 1950, Città del Vaticano 1949

Le pubblicazioni per i pellegrini del giubileo del 1950, pubblicate e distribuite dal Comitato centrale dell’anno santo

Piccola guida di Roma per i pellegrini del venticinquesimo giubileo, a cura dell'Ufficio stampa Comitato centrale anno santo, Città del Vaticano 1950

Guida di Roma per l'anno santo 1950

Giovanni Mariotti, Roma: anno santo 1950, Roma 1950
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Percorso della mostra

  • Origine, tempi, forme del rito
  • Il viaggio, la visita, il racconto
  • Accoglienza e assistenza al pellegrino
  • La città si rinnova
  • Spazio urbano e devozione
  • Le basiliche patriarcali

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