La testimonianza di Camillo Fanucci sulle opere di carità fatte a Roma per accogliere i pellegrini durante i giubilei del 1575 e del 1600
Nell'avviso ai lettori che introduce il suo "Trattato di tutte l'opere pie dell'alma città di Roma", Camillo Fanucci scrive: "Se nell'anno santo mille cinquecento settantacinque io restai meravigliato, per le gran carità, che furono fatte in Roma, à ogni sorte di gente, qual venne a Roma per acquistare il santissimo giubileo, in questo del mille seicento son restato attonito, stupefatto & quasi fuora di me stesso, havendo visto le grandissime, & immense opere di carità, & pietà, fatte dalle confraternite di detta città..."
Camillo Fanucci, Trattato di tutte l'opere pie dell'alma città di Roma... nel quale si descivono tutti gli Spedali, Confraternite & altri luoghi pii..., Roma 1602