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La Mostra    Accoglienza e assistenza al pellegrino    Ospedali, Confraternite, Nazioni

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L'accoglienza a Roma per il giubileo del 1575 nella narrazione del padre domenicano Angelo Pientini

Angelo Pientini, Le pie narrationi dell'opere piu memorabili fatte in Roma l'anno del giubileo MDLXXV..., Firenze 1583

Fondazioni di nuove confraternite, ospedali e luoghi pii a Roma sotto il pontificato di Gregorio XIII

Marcantonio Ciappi, Compendio delle heroiche et gloriose attioni et santa vita di papa Greg. XIII, distinto in tredici capi in memoria delli XIII anni ch'egli visse nel suo felice pontificato..., Roma 1596

La testimonianza di Camillo Fanucci sulle opere di carità fatte a Roma per accogliere i pellegrini durante i giubilei del 1575 e del 1600

Nell'avviso ai lettori che introduce il suo "Trattato di tutte l'opere pie dell'alma città di Roma", Camillo Fanucci scrive: "Se nell'anno santo mille cinquecento settantacinque io restai meravigliato, per le gran carità, che furono fatte in Roma, à ogni sorte di gente, qual venne a Roma per acquistare il santissimo giubileo, in questo del mille seicento son restato attonito, stupefatto & quasi fuora di me stesso, havendo visto le grandissime, & immense opere di carità, & pietà, fatte dalle confraternite di detta città..."

Camillo Fanucci, Trattato di tutte l'opere pie dell'alma città di Roma... nel quale si descivono tutti gli Spedali, Confraternite & altri luoghi pii..., Roma 1602

L'accoglienza per l'anno santo 1675 nel racconto di Tommaso Maria Alfani

Tommaso Maria Alfani, Istoria degli anni santi dal di loro solenne cominciamento per insino a quello del regnante sommo potefice Benedetto XIII..., Napoli 1725

Arciconfraternite, confraternite e confraternite nazionali per il giubileo del 1700

Bartolomeo Piazza, Eusebologion. Eusevologio romano, overo delle opere pie di Roma, accresciuto e ampliato secondo lo stato presente..., 2 ed., Roma 1699

San Filippo Neri fonda la Confraternita della santissima Trinità dei pellegrini e dei convalescenti

La Confraternita della santissima Trinità dei pellegrini e dei convalescenti, fu fondata nel 1548 da San Filippo Neri con lo scopo prioritario di garantire ospitalità e assistenza ai pellegrini poveri o infermi. Elevata nel 1562 al rango di Arciconfraternita, sviluppò un'intensa politica di aggregazione di confraternite non romane.

Pietro Giacomo Bacci, Vita di S. Filippo Neri fiorentino, fondatore della congregatione dell'Oratorio... Nuovamente ristampata con l'aggiunta di molte cose notabili, Roma 1625

Descrizione della chiesa e ospizio dell'Arciconfraternita della santissima Trinità dei pellegrini e convalescenti

La Confraternita della santissima Trinità dei pellegrini e dei convalescenti, fondata nel 1548 da San Filippo Neri con lo scopo prioritario di garantire ospitalità e assistenza ai pellegrini poveri o infermi, fu protagonista di una rapida espansione delle proprie funzioni e delle proprie strutture, già nei primi anni dopo la sua fondazione.

Ridolfino Venuti, Accurata e succinta descrizione topografica e istorica di Roma moderna..., vol. I, Roma 1766

Le norme degli Statuti dell'Arciconfraternita della santissima Trinità dei pellegrini per il giubileo

Gli statuti dell'Arciconfraternita descrivono nel dettaglio tutte le regole cui devono attenersi tanto i pellegrini accolti, quanto gli ufficiali preposti alle diverse mansioni dell'accoglienza: il ricevimento, il controllo dei documenti, la registrazione dei romei, l'assegnazione dell'alloggio, la gestione del vitto, la cura personale.

Statuti delle ven. Archiconfraternita della santissima Trinità de' pellegrini e convalescenti di Roma, accresciuti e riformati, Roma 1821

Sacerdote dell'Ospizio della ss.ma Trinità dei pellegrini e dei convalescenti di Roma

Andrea Antonio Orazi (dis.), Arnold van Westerouth (inc.), Sacerdos in Xenodochio Ss. Trinitatis, in: Filippo Buonanni, Catalogo degli ordini religiosi della chiesa militante..., vol. III (Parte terza, in cui si riferiscono alcuni di essi tralasciati nella prima edizione, e diversi collegii di alunni, e congregazioni di fanciulle...), 4 ed., Roma 1742

Dati relativi al numero di pellegrini, compagnie aggregate e compagnie non aggregate accolte dall'Arciconfraternita della Trinità dei pellegrini durante il giubileo del 1675

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

Regola comune dell'Arciconfraternita della santissima Trinità dei pellegrini e convalescenti, con cenni storici e catalogo delle indulgenze concesse dai pontefici

Come si deduce dal prestampato che affianca il frontespizio, una copia della regola veniva consegnata ai nuovi membri della confraternita al momento dell'ammissione alla stessa. Il 22 aprile 1875 il segretario dell'arciconfraternita sottoscrive l'ammissione della signora Lucia Piacentini.

Cenni storici della ven. Arciconfraternita della santissima Trinità de' pelegrini e convalescenti di Roma con la Regola comune e col catalogo delle indulgenze concedute dai sommi pontefici,Roma 1862

Regola comune dell'Arciconfraternita della santissima Trinità dei pellegrini e convalescenti, con cenni storici e catalogo delle indulgenze concesse dai pontefici

Come si deduce dal prestampato che affianca il frontespizio, una copia della regola veniva consegnata ai nuovi membri della confraternita al momento dell'ammissione alla stessa. Il 22 aprile 1875 il segretario dell'arciconfraternita sottoscrive l'ammissione della signora Lucia Piacentini.

Cenni storici della ven. Arciconfraternita della santissima Trinità de' pelegrini e convalescenti di Roma con la Regola comune e col catalogo delle indulgenze concedute dai sommi pontefici,Roma 1862

Dati relativi ai pellegrini accolti, alle entrate e alle spese della Arciconfraternita della santissima Trinità dei pellegrini per il giubileo del 1775

Entrata e spesa generale della ven. Archiconfraternita ed ospedale della santissima Trinità de' pellegrini e convalescenti di Roma per l'anno santo 1775, Roma 1775

Ristretto generale di tutti i pellegrini, convalescenti e altre persone che sono state ricevute e alimentate dalla Arciconfraternita della Trinità dei pellegrini durante l'anno santo 1775

Entrata e spesa generale della ven. Archiconfraternita ed ospedale della santissima Trinità de' pellegrini e convalescenti di Roma per l'anno santo 1775, Roma 1775

Dati relativi alle entrate e alle spese della Arciconfraternita della Trinità dei pellegrini per il giubileo del 1825

Entrata e spesa generale della ven. Archiconfraternita della santissima Trinità de' pellegrini e convalescenti di Roma per l'anno santo 1825, Roma 1827

La lavanda dei piedi alla Trinità dei pellegrini

Dante Paolocci (dis.), La settimana santa a Roma. La lavanda dei piedi alle vecchie povere, alla Trinità de' pellegrini, in: L'illustrazione italiana, a. XXVI, n. 15 (9 aprile 1899)

L'Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di San Marcello

La confraternita del Santissimo Crocifisso ebbe origine nel 1519 dopo il crollo della chiesa di San Marcello dovuto ad un incendio dal quale si salvò soltanto l'antico crocifisso in legno del XIV secolo. Il fatto fu considerato miracoloso, così che un gruppo di fedeli si associò per prendersi cura della devotissima immagine. Tre anni dopo, nel 1522, la città fu colpita dalla peste. Il crocifisso miracoloso fu portato in processione per la città per 16 giorni, al termine dei quali la peste si fermò. In conseguenza di ciò fu deciso di formalizzare l'attività della Confraternita del Crocifisso, approvata nel 1526 da papa Clemente VII, e dedita all'assistenza e alla carità verso i poveri ed i pellegrini. Trasformata in Arciconfraternita, durante il giubileo accoglieva le compagnie aggregate che si recavano a Roma.

Statuti della ven. archiconfraternita del ss. Crocifisso in S. Marcello di Roma, confermati in forma specifica dalla santità di n. s. papa Clemente XII l'anno I del suo pontificato, Pesaro 1827

L'Arciconfraternita della morte e orazione

Nell'inverno del 1538 una grave carestia e un freddo fortissimo provocarono molte vittime tra i romani e i pellegrini poveri. Fu in quella circostanza che un gruppo di fedeli, mossi da umana pietà, fondarono la Compagnia della buona morte, per seppellire quanti, deceduti in povertà, lontananza o solitudine non avrebbero altrimenti ricevuto degna sepoltura. Chiamata poi Confraternita della morte ed orazione, per l'uso di pregare per le anime dei defunti e per il rito delle Quarant’ore, che si svolgeva ogni terza Domenica del mese, nel 1560 Pio IV la eresse ad Arciconfraternita, cui furono aggregate numerose compagnie, che l'Arciconfraternita accoglieva in occasione dei giubilei.

Statuti della vener. Archiconfraternità della morte et oratione, Roma 1590

Dati relativi al numero di pellegrini e compagnie accolte durante il giubileo del 1675 dalle Arciconfraternite del santissimo Crocifisso di San Marcello e della morte e orazione

Nell'anno santo 1675 l'Arciconfraternita del santissimo Crocifisso di San Marcello ricevette e alloggiò circa 30 Compagnie. Maggiori i dati rinvenuti dall'abate Caetano per l'Arciconfraternita della morte e orazione che accolse circa 5000 persone e 21 compagnie, ed ebbe in cambio oltre 1300 scudi di elemosine.

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

L'Arciconfraternita delle Sagre Stimmate di Francesco

Fondata nel 1594 da un medico romano nella chiesa del convento francescano di San Pietro in Montorio, la confraternita, alla quale appartennero alcuni degli uomini più illustri della città, godeva di tutte le indulgenze dei religiosi francescani. Papa Clemente VIII la eresse ad Arciconfraternita e le assegnò la chiesa dei Quaranta Martiri nel Rione Pigna, che assunse poi il nome delle Santissime stimmate di San Francesco.

Privileggi [sic] e statuti della venerabile e serafica Archiconfraternita delle Sagre Stimmate di Francesco di Roma, Roma 1700

Dati relativi al numero di pellegrini e compagnie accolte dalla Arciconfraternita delle Sagre Stimmate di Francesco durante il giubileo del 1675

Nell'anno santo 1675 l'Arciconfraternita delle Sagre Stimmate ricevette poco più di 300 persone appartenenti a cinque compagnie aggregate. Ebbe per elemosina numerosi doni di grande valore.

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

L'Arciconfraternita della santissima Madonna del suffragio

Nel 1592 aveva avuto origine, presso la parrocchia di S. Biagio alla Pagnotta, una confraternita del suffragio con il compito di pregare per le anime dei defunti. Due anni dopo, papa Clemente VIII riconobbe la confraternita e ne approvò le regole. Cresciuto il numero dei confratelli e trasformata in Arciconfraternita da papa Paolo V, si trasferì presso la nuova sede, costruita grazie alle donazioni dei fratelli e a un lascito del marchese Bartolomeo Ruspoli: la chiesa di Santa Maria del Suffragio.

Ordini con li quali deve esser governata la venerabile Archiconfraternità della santissima Madonna del suffragio, Roma 1650

Dati relativi al numero di compagnie accolte dall'Arciconfraternita della santissima Madonna del suffragio durante il giubileo del 1675

Durante il giubileo del 1675, la Compagnia del suffragio alloggiò solamente sei compagnie ed ebbbe in cambio circa 550 scudi di elemosine.

Ruggero Caetano, Le memorie de l'anno santo M. DC. LXXV celebrato da papa Clemente X e consacrate alla santità di n.s. papa Innocenzo XII, descritte in forma di giornale..., Roma 1691

Ospedali pubblici e ospedali nazionali per il giubileo del 1700

Bartolomeo Piazza, Eusebologion. Eusevologio romano, overo delle opere pie di Roma, accresciuto e ampliato secondo lo stato presente..., 2 ed., Roma 1699

Veduta dell'Ospedale di Santo Spirito in Sassia

L'Ospedale di Santo Spirito in Sassia è il più antico ospedale d’Europa

Giovanni Battista Falda, Archiospedale apostolico di S. Spirito in Sassia, in: Id., Il nuovo teatro delle fabriche et edificii in prospettiva di Roma moderna..., vol. I, Roma 1665

Sacerdote regolare dell'Ospedale di Santo Spirito in Sassia

Sacerdos S. Spiritus in Saxia, in: Filippo Buonanni, Catalogo degli ordini religiosi della chiesa militante..., vol. I (Parte prima degli uomini religiosi), 4 ed., Roma 1738

Monaca dell'Ospedale di Santo Spirito in Sassia

Hospitalaria S. Spiritus in Saxia, in: Filippo Buonanni, Catalogo degli ordini religiosi della chiesa militante..., vol. II (Parte seconda delle vergini a Dio dedicate), 3 ed., Roma 1741

Regole dell'Ospedale di Santo Spirito in Sassia

Regole da osservarsi nel sacro ed apostolico Archiospedale di Santo Spirito in Sassia..., Roma 1751

Veduta dell'Ospedale di Santo Spirito in Sassia

Gaetano Cottafavi, Veduta dell'Archiospedale di S. Spirito, in: Jeremiah Donovan, Rome ancient and modern and its environs, vol. III, Roma 1843

Statuti dell'Ospedale di San Giacomo degli incurabili

L'Ospedale di San Giacomo degli incurabili era collocato strategicamente vicino alla Porta del Popolo e al Porto di Ripetta.

Statuti del venerabile Archiospidale di San Giacomo in Augusta nominato dell'incurabili di Roma, Roma 1659

Statuti dell'Ospedale della nazione spagnola

Tra tardo medioevo e prima età moderna la presenza di comunità straniere a Roma assunse una dimensione più stabile e strutturata, traducendosi anche in "zone di influenza" nel tessuto cittadino, spesso intorno alle sedi di ambasciate, in particolare per i paesi con maggiore peso politico, come la Spagna e la Francia. Fin dal tardo medioevo le diverse comunità straniere avevano fondato ospizi e confraternite nazionali, che negli anni giubilari furono molto attive nell'ospitare i propri connazionali in pellegrinaggio ai luoghi santi. Tra le più importanti fondazioni d'oltralpe l’Ospedale di San Giacomo e San Ildefonso che accoglieva i pellegrini spagnoli a Roma.

Estatutos de la yglesia y hospital de Santiago y S. Ildefonso de la naçion española de Roma, Roma 1650

San Luigi dei Francesi

Tra tardo medioevo e prima età moderna la presenza di comunità straniere a Roma assunse una dimensione più stabile e strutturata, traducendosi anche in "zone di influenza" nel tessuto cittadino, spesso intorno alle sedi di ambasciate, in particolare per i paesi con maggiore peso politico, come la Spagna e la Francia. Fin dal tardo medioevo le diverse comunità straniere avevano fondato ospizi e confraternite nazionali, che negli anni giubilari furono molto attive nell'ospitare i propri connazionali in pellegrinaggio ai luoghi santi. Tra le più importanti fondazioni d'oltralpe San Luigi dei Francesi.

Giovanni Battista Falda, Chiesa di San' Luigi de francesi et hospedale della natione, nel rione di S. Eustachio, architettura di Giacomo della Porta, in: Id., Il nuovo teatro delle fabriche et edificii in prospettiva di Roma moderna..., vol. II (Il secondo libro del novo teatro delle fabriche, et edificii, fatte fare in Roma, e fuori di Roma dalla santità di nostro signore papa Alessandro VII), Roma 1665

San Giovanni dei Fiorentini

Tra tardo medioevo e prima età moderna la presenza di comunità straniere a Roma assunse una dimensione più stabile e strutturata, traducendosi anche in "zone di influenza" nel tessuto cittadino, spesso intorno alle sedi di ambasciate, in particolare per i paesi con maggiore peso politico, come la Spagna e la Francia. Fin dal tardo medioevo le diverse comunità straniere avevano fondato ospizi e confraternite nazionali, che negli anni giubilari furono molto attive nell'ospitare i propri connazionali in pellegrinaggio ai luoghi santi. Oltre alle "nazioni" d'oltralpe, numerose furono le fondazioni di Stati della penisola italica, come quella di San Giovanni dei Fiorentini.

Antonio Carbonati, Roma. La basilica di San Giovanni dei Fiorentini (Disegno di Antonio Carbonati), Roma 1950

La Confraternita del santissimo Sacramento o della Perseveranza alle Coppelle

La Confraternita del santissimo Sacramento o della perseveranza, eretta nel 1663 con sede nella chiesa di San Salvatore alle Coppelle, assisteva pellegrini e forestieri che si fossero ammalati durante il loro soggiorno a Roma. Gli albergatori denunciavano la presenza di ospiti infermi depositando un biglietto con il nome del malato in una cassetta posta sul fianco della chiesa di San Salvatore. I pellegrini facoltosi venivano poi curati nelle strutture dove risiedevano, mentre per i meno agiati si provvedeva al ricovero in un ospedale cittadino.

Statuti della Venerabile Confraternita del Santissimo Sagramento denominata della Perseveranza, eretta nella venerabile chiesa parrocchiale del Santissimo Salvatore alle Coppelle di Roma, riformati nel pontificato della santità di nostro signore papa Clemente XIII..., Roma 1766 Biblioteca Apostolica Vaticana, R.G. Storia. IV. 11051 (int.21) (©2016 Biblioteca Apostolica Vaticana)

Buca della Confraternita della Perseveranza alle Coppelle posta sul muro esterno della piccola chiesa di San Salvatore alle Coppelle per il giubileo del 1750 e destinata ad accogliere i biglietti di denuncia di forestieri infermi da parte di osti, albergatori e locandieri.

La tavola marmorea con la buca per l'introduzione dei biglietti, in: Fausto Garofalo, La Confraternita della perseveranza alle Coppelle per l'assistenza ai forestieri infermi, in: Roma nell'anno santo MCML (Dalla rassegna "Capitolium"), Roma 1950
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